Cènci, Beatrice

nobile romana (1577-1599). Segregata dal padre, con i fratelli e la matrigna, nella rocca della Petrella, lo fece uccidere con la complicità del fratello Giacomo e dell'amante Olimpio Calvetti, simulandone poi il suicidio. Sorti dei sospetti, Clemente VIII fece tradurre la famiglia a Roma e, dopo un processo che ne riconobbe la colpevolezza, fece decapitare tutti i rei. Ben presto la figura della bellissima Beatrice fu idealizzata dal popolo che la chiamò “la vergine romana” e la credette innocente accusando il papa di aver provocato la dura condanna per impossessarsi della ricchezza della famiglia. § La tragica vicenda di Beatrice è stata ampiamente ripresa nell'Ottocento da molti scrittori (Stendhal, Dumas, Guerrazzi) e portata in teatro da Shelley e Niccolini, e successivamente da Artaud e da Moravia.

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