Cènto

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comune in provincia di Ferrara (34 km), 15 m s.m., 64,78 km², 29.297 ab. (centesi), patrono: san Biagio (3 febbraio).

Cittadina alla sinistra del fiume Reno. Le notizie più antiche risalgono al sec. VIII quando sorgeva su un'isola alluvionale dei fiumi Reno e Po. Dominio feudale dei vescovi di Bologna, appartenne poi alla Chiesa finché Alessandro VI, nel 1502, la cedette agli Estensi; nel 1598 ritornò alla Santa Sede.§ Del periodo medievale rimangono la rocca, un massiccio quadrilatero con torri angolari e torrione principale, costruita nel 1378 e modificata nel 1460, e la Porta Pieve, esempio di fortificazione trecentesca. La Pinacoteca Civica, nel palazzo del Monte di Pietà, conserva numerose opere del Guercino, che qui nacque (1591-1666), e della sua scuola. Notevoli il Teatro Borgatti del 1861 e l'archivio storico, ricco di documenti dal sec. XIV. Vi sono numerose chiese barocche (come quella di San Biagio e quella del Rosario, con opere del Guercino) e palazzi storici, tra cui casa Pannini, con il caratteristico portico trabeato e pilastri in legno. Molto suggestivo il cimitero ebraico, istituito nel 1689, memoria di una delle più antiche comunità italiane.§ La tradizionale economia agricola si è evoluta in agricolo-industriale, collegando alla produzione la conservazione e la trasformazione dei prodotti agricoli (cereali, frutta, ortaggi, uva da vino e foraggi); nell'industria prevalgono i settori meccanico, tessile, delle macchine utensili, degli imballaggi, dell'abbigliamento, dei cordami, della plastica, delle carpenterie in ferro e legno e dei manufatti per l'edilizia.§ Vi si svolge un importante Carnevale, che risale al sec. XVII, gemellato con il Carnevale di Rio de Janeiro.

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