Cìclidi

Indice

Definizione

sm. pl. [dal greco kíchlē, pesce non identificato]. Famiglia (Cichlidae) di Osteitti Perciformi, detti anche Cromidi, diffusi nelle acque dolci tropicali di Asia Minore, India, Africa e delle due Americhe.

Etologia

I Ciclidi sono una delle famiglie di Osteitti meglio studiate sotto il profilo etologico. In periodo riproduttivo i maschi di molte specie acquistano una livrea particolare, sono territoriali, combattono gli altri maschi, che riconoscono da specifici disegni del corpo, e accettano nel territorio soltanto le femmine. I membri delle coppie si riconoscono individualmente. Nel territorio i maschi di molte specie scavano una depressione in cui le femmine deporranno le uova. Il maschio di Tilapia macrochir orna la buca con solchi radiali, sicché il nido diventa una costruzione che attira la femmina, analogamente a quanto avviene negli uccelli giardinieri. Altre specie incubano le uova in bocca. Il rapido cambiamento di colore dei Ciclidi comporta l'emissione di diversi segnali. Haplochromis wingatii mostra la disposizione ad attaccare colorandosi a strisce trasversali e la disposizione a fuggire con strisce longitudinali. Hemichromis fasciatus in stato di quiete mostra una colorazione chiara con una banda scura attraverso l'occhio e alcune macchie più scure lungo il corpo. Con il crescere della disposizione alla lotta (legata alla difesa territoriale), le macchie si fanno più scure e compare una macchia rossa sull'opercolo, poi compaiono alcune linee rossastre lungo il corpo e infine questo si scurisce notevolmente, mentre le macchie si schiariscono. Il pesce che cerca protezione, invece, sviluppa macchie o bande verdastre. La femmina che sta per deporre le uova mostra gruppi di strisce rosse lungo il corpo, fra le quali, nella femmina che cura la prole, compaiono marcate macchie nere. In Pelmatochromis subocellatus l'orientamento della banda nera che attraversando l'occhio del maschio si spinge verso il muso è fondamentale per stimolare l'aggressione da parte di un altro maschio. In Haplochromis burtoni l'aggressione è suscitata da una banda verticale sulla testa e da una macchia arancione sulle pinne pettorali. Prima della lotta effettiva i maschi si esibiscono in atteggiamento impositivo. Alcuni Ciclidi emettono suoni minacciosi simili a grugniti. I maschi di Astatotilapia strigigena mostrano il fianco all'avversario, con le pinne spiegate che contengono caratteristiche macchie. Se il confronto viene accettato, l'altro maschio assume lo stesso atteggiamento, orientato in senso opposto e i due si scambiano colpi con la bocca e con la coda, girando in cerchio (carosello). Un combattimento simile si ha in Apistogramma wickleri, in cui il carosello precede la lotta vera e propria, effettuata spingendosi o strattonandosi con la bocca. Il perdente assume una colorazione smorta e si ritira con le pinne ripiegate. Tropheus moorii, che vive in gruppi, acquieta l'aggressione evidenziando una fascia gialla e scuotendosi come se tremasse, colorazione e comportamento propri anche dei maschi che corteggiano una femmina e delle femmine che depongono le uova. Le specie di Tilapia che depongono le uova sul fondo combattono afferrandosi per la bocca, quelle che incubano le uova in bocca si spingono con la bocca aperta. Tilapia mariae segnala la propria sottomissione acquistando una livrea infantile, comportamento analogo ai comportamenti infantili di acquietamento. In acquario, in Haplochromis burtoni l'aggressività si mantiene alta se il pesce è sottoposto continuamente a stimoli che evocano risposte aggressive, altrimenti il livello di aggressività si abbassa notevolmente e dopo alcune settimane il pesce diventa molto meno pronto all'attacco. In Pelmatochromis subocellatus la disposizione a combattere aumenta dopo le fasi iniziali della lotta, ma diminuisce dopo una lotta relativamente breve. I Ciclidi sono un ottimo esempio della spontaneità dell'appetenza per la lotta e perfino in specie relativamente poco aggressive, come Etroplus maculatus e Geophagus brasiliensis, i maschi hanno necessità di un periodo di combattimento affinché possano accettare una femmina nel territorio; altrimenti aggrediscono la femmina ripetutamente, giungendo perfino a ucciderla. In condizioni sperimentali in cui le femmine possono scegliere fra maschi diversi, le femmine di Hemichromis bimaculatus preferiscono i maschi in livrea nuziale, presso i quali si recano a deporre le uova, ma se questi sono resi inattivi depongono le uova presso i maschi attivi, anche privi di livrea. Nelle specie che depongono le uova in avvallamenti del fondo, il maschio feconda le uova subito dopo la deposizione. Nelle specie di Haplochromis e Tilapia che praticano l'incubazione orale, le femmine raccolgono le uova appena deposte ancora prima che il maschio le abbia fecondate, adattamento protettivo contro la predazione. I maschi di Haplochromis possiedono macchie a forma di uova sulla pinna anale, che presentano alla femmina, e mentre questa tenta di raccoglierle con la bocca emettono un getto di sperma che sarà risucchiato sulle uova vere. Tilapia ottiene lo stesso risultato presentando alla femmina un'appendice prossima all'apertura genitale, che la femmina afferra con la bocca insieme a una spermatofora, emessa nel contempo. La cura dei piccoli è molto sviluppata nei Ciclidi e il rapporto genitori-figli è basato su un continuo scambio di segnali. Il riconoscimento della madre da parte dei piccoli è in molte specie istintivo. Infatti, in queste specie, i piccoli allevati artificialmente possono essere indotti a seguire sagome mobili che abbiano la colorazione tipica della madre (stimolo chiave). In caso di pericolo, i piccoli di Haplochromis multicolor e Tilapia mossambica si rifugiano in bocca alla madre. Anche l'orientamento della fuga è innato e in presenza di modelli che riproducono la madre pur grossolanamente si dirigono sempre verso il punto del modello corrispondente alla posizione della bocca nella madre. In alcune specie le madri richiamano i piccoli con segnali tratti dai movimenti del nuoto (ripiegamento delle pinne e movimenti ondulatori del corpo). Nei casi più elementari la madre esegue pochi ondeggiamenti del corpo e si ferma ad aspettare i piccoli, ma questo movimento è fortemente ritualizzato in Herichthys, che semplicemente scuote la testa lateralmente, e in Hemichromis bimaculatus, che in più dispiega e ripiega la pinna dorsale. Hemichromis bimaculatus distingue i piccoli di altre specie dai propri piccoli che sembra impari a riconoscere per imprinting. La cura dei piccoli è spesso condivisa da entrambi i genitori, il maschio difendendo il territorio e la femmina trasportandoli, ma in Oedipomidas i piccoli sono trasportati dal maschio. In Tilapia mariae la coppia è inizialmente unita per attrazione reciproca. Successivamente alla nascita dei piccoli questa attrazione va scemando e i partner si evitano, ma restano uniti per l'attrazione che i piccoli esercitano su ambedue. A riprova di questo, la sottrazione dei piccoli provoca inquietudine nei genitori, mentre l'eliminazione di uno dei partner, se i piccoli sono presenti, lascia l'altro indifferente.

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