Cónte, Giuseppe

saggista e poeta italiano (Porto Maurizio, Imperia, 1945). All'attività di saggista e pubblicista impegnato (è stato collaboratore di qualificate riviste culturali come Sigma, Aut-Aut, Il Verri e Studi di estetica) si ricollegano i contributi critici La metafora barocca (1972), Il processo di comunicazione secondo Sade (1975) e il volume miscellaneo La metafora (1978). Nell'ambito della scrittura “creativa”, dopo alcune ardite sperimentazioni, come la raccolta poetica L’ultimo aprile bianco (1979) e il romanzo Primavera incendiata (1980), si è imposto all'attenzione di un più vasto pubblico con le liriche L’oceano e il ragazzo (1983), di sognante e commossa solarità. Nella successiva raccolta Le stagioni (1988) emerge qua e là un senso di dubbio e di ombra rispetto all'ottimismo delle opere precedenti; una sensazione che appare ancora più accentuata nei versi del Dialogo del poeta e del messaggero (1992), nel quale l'autore esprime l'angosciosa consapevolezza dei propri ineludibili confini di “cosa finita” e nello stesso tempo l'ansiosa ricerca dell'infinito. Nelle prove di narrativa, come il racconto Equinozio d’autunno (1987), la sua prosa risulta soffusa di lirismo e sensibile alle suggestioni del mito. Fedeli d’amore (1993), che ruota intorno alla storia di tre coppie, è invece un vero e proprio romanzo, con vicende che si intrecciano e figure a tutto tondo, con uno sguardo rivolto anche ai problemi dell'attualità contemporanea. Nel 1995 ha pubblicato un Manuale di poesia, nel quale offre consigli, anche estremamente pratici, per favorire e alimentare l'ispirazione dei poeti in erba. Dello stesso anno è L’impero e l’incanto, nel quale si mescolano la storia antica e l'invenzione magica: un burocrate del Basso Impero, inviato come prefetto in Aquitania, lungo il viaggio entra in contatto con la misteriosa civiltà celtica e con il suo carattere primordiale, spontaneo, fortemente legato alla natura. Dopo la raccolta Canti d’Oriente e d’Occidente e Il ragazzo che parla col sole, entrambi del 1997, nel 1999 ha pubblicato il saggio Il sonno degli dei, in cui rivisita tutti i miti riguardanti la fine del mondo. Nel romanzo storico Il terzo ufficiale (2002), ambientato negli anni precedenti la Rivoluzione francese, ha descritto la vicenda di un marinaio del Regno di Sardegna in fuga da un passato che non riesce a rimuovere. Nel 2005 ha pubblicato La casa delle onde romanzo storico sulla morte del poeta P.B. Shelley. Nel 2006 ha pubblicato la raccolta di versi Ferite e rifioriture e nel 2013 Il male veniva dal mare. Tra le opere più significative degli ultimi anni ricordiamo Sesso e Apocalisse a Istanbul (2018), I senza cuore (2019). 

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