CDU (partito politico tedesco)

sigla del Partito cristiano-democratico tedesco (Christlich-Demokratische Union). Erede del vecchio Centro cattolico, sorse nella Repubblica Federale di Germania nel 1945 e si rafforzò inglobando una forte ala protestante. Animata inizialmente da fermenti progressisti, la CDU si è stabilizzata ben presto su posizioni conservatrici con una forte intransigenza (poi mitigata) verso l'Est comunista. Successivamente capeggiata da K. Adenauer, L. Erhard, K. G. Kiesinger, R. Barzel e H. Kohl, e alleata alla CSU bavarese, ha tenuto il potere nella Repubblica Federale per oltre vent'anni. Dopo aver perduto nel 1961 la maggioranza assoluta (CDU-CSU) al Bundestag, ha governato con i socialdemocratici nel 1966-69, passando poi all'opposizione. La CDU tornava al potere con i liberali della FDP dopo la caduta del gabinetto socialista di Helmut Schmidt (1º ottobre 1982), riconfermando la coalizione nel 1987. Confermatosi ancora una volta partito di maggioranza nelle prime elezioni politiche della Germania riunificata (dicembre 1990), nelle politiche del 1998 la sua coalizione subiva la prima sconfitta dopo sedici anni di governo, ottenendo il 35% di consensi contro il 41% del Partito socialdemocratico (SPD). In questa occasione l'ex cancelliere Helmut Kohl, leader del CDU dal 1973, passava la presidenza a Wolfgang Schäuble, assumendo quella onoraria, che abbandonava nel gennaio 2000, in seguito al suo coinvolgimento nello scandalo dei finanziamenti illeciti al Partito. Nei primi mesi del 2000, il CDU, ormai sotto accusa per i finanziamenti illeciti percepiti negli ultimi due decenni del Novecento, era costretto a un nuovo e repentino cambio di presidenza: a Schäuble, anche egli indagato, succedeva la giovane leader Angela Merkel. Le elezioni politiche del settembre 2002 esprimevano però, per la seconda volta di fila, un verdetto negativo: il candidato espresso dalla coalizione di centrodestra, Edmund Stoiber, veniva sconfitto, anche se il CDU recuperava consensi, ottenendo il 38,5% dei voti. Nel novembre 2006 si svolgeva il congresso che riconfermava la Merkel, alla presidenza del partito. Le elezioni politiche del 2005 vedevano la nascita di un governo di larghe intese formato da CDU/CSU e SPD. Dopo alcune contese relative all’assegnazione della carica di cancelliere, essa fu attribuita ad Angela Merkel. Alle elezioni del 2009 la CDU otteneva il 27,4% dei voti e formava un governo, orientato verso il centro-destra, insieme alla CSU e ai liberali. Ancora una volta la carica di cancelliere veniva assegnata ad Angela Merkel. Nel 2013 la CDU otteneva un altro buon risultato elettorale, ottenendo il 34,1% dei consensi mentre la CSU raggiungeva il 7,4%. Alla coalizione CDU-CSU mancavano però i numeri per ottenere la maggioranza assoluta; nasceva quindi un accordo con la SPD e i Verdi per formare un nuovo governo di larghe intese. In seguito alle elezioni federali del 2017, dove la CDU-CSU otteneva il 32,93% dei consensi, nasceva un nuovo governo guidato da Merkel, costituito da una nuova coalizione tra CDU-CSU e SPD (che aveva ottenuto il 20,51% dei voti). Nell’ottobre 2018 Merkel annunciava l’intenzione di non ricandidarsi alla presidenza della CDU, a causa dalla flessione dei consensi del partito. Nel dicembre 2018 Annegret Kramp-Karrenbauer subentrava a Merkel alla presidenza della CDU. Alle federali del settembre 2021 per il rinnovo del Bundestag la CDU ha ottenuto il 24,1% dei voti, registrando un calo di consensi dell'8,9% rispetto alle precedenti elezioni. 

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