CGIL

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(Confederazione Generale Italiana del Lavoro). Organizzazione unitaria dei lavoratori di ogni categoria (retribuiti mediante salario, stipendio o provvigione) e dei loro sindacati. Preparata dal Patto di Roma (accordo dei rappresentanti dei partiti socialista, comunista e democristiano) del giugno 1944 con la volontà di realizzare l'unità sindacale con l'approvazione di tutti i partiti antifascisti e delle autorità alleate, la confederazione si costituì, dandosi uno statuto provvisorio, nel Congresso di Napoli del gennaio 1945, che elesse segretari generali Grandi, Lizzadri e Di Vittorio. Quest'ultimo, in seguito rieletto alla guida della CGIL, legatosi sempre più alla politica del PCI, attraversò una crisi che condusse alle scissioni sindacali della corrente cristiana (1948) e socialista (1949), avviando in Italia un'esperienza di pluralismo sindacale con la nascita della CISL e della UIL. Alla morte di Di Vittorio (1957) fu eletto segretario della confederazione A. Novella, con F. Santi come segretario aggiunto. Nel 1970, anno in cui l'organizzazione sindacale si dava nuove norme statutarie realizzando un'importante revisione interna, venne eletto segretario L. Lama, che guidò la CGIL nel tentativo di ricostituire una realtà unitaria tra i differenti sindacati fino al Convegno dell'Eur e alle esperienze consociative dei primi anni Ottanta; in seguito venivano eletti A. Pizzinato (1986), B. Trentin (1988, riconfermato nel 1991) e, dopo le sue dimissioni, S. Cofferati (1994), che nel 2002 lasciava a favore di G. Epifani. Nel 2010, prima volta per una donna, veniva eletta segretario la sindacalista milanese S. Camusso, alla quale subentrava nel 2019 Maurizio Landini. Al XII Congresso di Rimini dell'ottobre 1991, veniva approvato un nuovo statuto che, pur non mutando la natura “politica” dell'organizzazione sindacale, introduceva accanto all'Assemblea congressuale (il massimo organo decisionale), due nuovi organismi direttivi: aboliti il Consiglio generale e il Comitato esecutivo, sorgevano il Comitato direttivo e il Centro confederale, dalla fisionomia ancora incerta ma che si presentava come organismo snello destinato ad affiancare la segreteria. Successivamente la CGIL, pur unita alla CISL e alla UIL da un patto federativo, non manteneva con esse un accordo di intenti in alcune azioni sindacali. Nei primi anni Novanta gli accordi tra il governo e le parti sociali sancirono l'avvio di una politica di moderazione salariale. Un atteggiamento più combattivo veniva assunto dalla CGIL di fronte alle proposte di tagli alla spesa sociale avanzate dal primo governo Berlusconi. Nel 2003 la CGIL sosteneva il referendum proposto da Rifondazione Comunista per estendere le garanzie contenute nell'Articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori anche ai dipendenti di aziende di piccole dimensioni, ma l'obiettivo non è stato centrato per il mancato raggiungimento del quorum. Nel 2014 la CGIL organizzava delle manifestazioni di piazza in segno di protesta contro il Jobs Act promosso dal governo Renzi. Nell'aprile 2016  avviava invece una raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare che mirava alla redazione di una Carta dei Diritti universali dei Lavoratori, che avrebbe dovuto essere un'evoluzione dello Statuto dei Lavoratori valida per i lavoratori pubblici, privati e autonomi e per le aziende con almeno cinque dipendenti. La proposta di legge era accompagnata da tre questiti referendari che prevevano la cancellazione dei buoni Lavoro utilizzati per retribuire prestazioni lavorative di durata limitata; la reintroduzione della piena responsabilità solidale in tema di appalti; l'annullamento della legge che aveva abolito l'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Dei tre questiti referendari la Corte Costituzionale accettava i primi due, tuttavia i referendum non hanno mai avuto luogo perchè i provvedimenti sono stati introdotti per  legge prima dello svolgimento delle consultazioni referendarie.

Bibliografia

G. Candeloro, Il Movimento sindacale in Italia, Roma, 1950; L. Marchetti, La Confederazione Italiana del Lavoro negli atti, nei documenti, nei congressi (1906-1926), Milano, 1962; D. L. Horowitz, Storia del movimento sindacale in Italia, Bologna, 1966; A. Pepe, Storia della C.G.I.L. dalla guerra di Libia all'intervento 1911-1915, Bari, 1971; M. Regini, E. Reyneri, Lotte operaie e organizzazione del lavoro, Padova, 1971; V. Foa, La cultura della C.G.I.L., Torino, 1984.

 

 

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