Campanulàcee

sf. pl. [dal genere Campanula]. Famiglia (Campanulaceae) di piante dell'ordine Asterali costituita da un migliaio di specie erbacee, raramente legnose, diffuse nelle regioni temperate e subtropicali. Comprende piante annue o perenni con fiori molto spesso di forma campanulata, tubulosa o rotata, regolare e normalmente pentamera, con 5 stami e antere riunite almeno nella fase giovanile, e con filamenti liberi o connati distalmente, in genere attaccati al disco all'apice dell'ovario; questo è di solito infero (o semi-infero). Lo stimmai sviluppa dopo la maturazione del polline (proterandria), il frutto è a capsula o, raramente, a bacca. Spesso si hanno tessuti laticiferi, come nel genere Campanula. Le radici, come sostanza di riserva, non contengono amido, ma inulina. In Italia le specie più comuni appartengono ai generi Specularia, Phyteuma e Jasione, oltre che al già citato Campanula.

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