Camón, Ferdinando

narratore, poeta e saggista italiano (San Salvaro d'Urbana, Padova, 1935). Il Veneto contadino, emarginato e oppresso, ha fatto da sfondo ai suoi primi romanzi (Il quinto Stato, 1970; La vita eterna, 1972), una tematica ripresa in Un altare per la madre (1978) e anche nella sua produzione poetica (Fuori storia, 1967; Liberare l'animale, 1973). Nel suo romanzo più noto, Occidente (1975), ha invece descritto una Padova sconvolta dalle “trame nere” e ha analizzato, mediante il ricorso a tecniche psicanalitiche, il delirio ideologico in base al quale si rivendica il diritto alla strage. Ugualmente immerse nelle contraddizioni della società contemporanea sono le opere successive: La malattia chiamata uomo (1981) e Storia di Sirio (1984). Successivamente Camon ha riproposto tematiche psicanalitiche in La donna dei fili (1986), nel quale la protagonista si svincola da una dimensione nevrotica, in Il canto delle balene (1989), lettura introspettiva di un rapporto di coppia e ne Il santo assassino (1991). Con il paradossale Il Super-Baby (1991) ha rappresentato l'ansia e la megalomania di un padre e di una madre che progettano la vita del proprio figlio prima della sua nascita. Nel romanzo Mai visti sole e luna (1994) ha raccontato le stragi del nazismo e dei repubblicani di Salò nel Veneto contadino della guerra civile tra il 1943 e il 1945. Un insolito, originale uso dell'ironia ha caratterizzato invece il successivo La terra è di tutti (1996): lungo il filo conduttore di una ricchezza sentita come disastro morale, ne risulta un diario estremo che sembra annunciare la fine del mondo. Nel 1998 ha pubblicato la raccolta di versi Dal silenzio delle campagne. Tori, mucche, diavoli, contadini, drogati, mercanti di donne e serial killer: scene e raccontini in versi. Notevole anche la sua produzione saggistica, dalle interviste critiche ad autori contemporanei, raccolte nei volumi Il mestiere di poeta (1965, 1982) e Il mestiere di scrittore (1973), alle impegnate indagini di Letteratura e classi subalterne (1974) e Avanti popolo (1977). Nel 2002 ha pubblicato il romanzo Un altare per la madre, nel 2004 La cavallina, la ragazza e il diavolo, nel 2006 Tenebre su tenebre e nel 2011 La mia stirpe . Nel 2016 è stato insignito del Premio Campiello alla carriera. 

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