Canto generale

(Canto general). Poema epico del poeta cileno Pablo Neruda. Iniziato nel 1943 con un Canto general de Chile, appassionata trasfigurazione lirica della natura, della storia e dello spirito della patria andina, il poema venne poi allargato a tutta l'America ispanica e pubblicato a Città di Messico nel 1950, con illustrazioni di Diego Rivera e David Alfaro Siqueiros. Il sottofondo è apertamente politico: la grande, ricca, stupenda, vergine America, conquistata con delitti e crudeltà senza nome dagli Spagnoli, è caduta poi in mano di una “oligarchia creola”, anche più avida e spietata, che le ha imposto molte dittature. Simboli della resistenza sono dapprima gli Araucani col loro eroe Lautaro, protagonista della prima parte del poema, e poi Juan, l'umile e anonimo lavoratore (canto VII, La tierra se llama Juan) che soffre e lotta in dignitoso silenzio contro le conseguenze delle tirannie. Tra le pagine più belle del poema sono l'iniziale descrizione dei paesaggi d'America (La lámpara en la tierra), il canto alle rovine preincaiche di Macchu Picchu (Alturas de Macchu Picchu, canto II) e l'autobiografia lirica con il testamento del poeta (Yo soy).

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