Carmen

novella di Prosper Mérimée, pubblicata nella Revue des Deux Mondes (1845). È la storia della tragica passione di don José per una zingara che egli ucciderà, dopo una serie di altri delitti, in un impeto di gelosia. Meilhac e Halévy trassero dalla novella un libretto per il dramma lirico in 4 atti musicato da G. Bizet e rappresentato all'Opéra-Comique di Parigi nel 1875, con scarso successo. L'opera è considerata il capolavoro di Bizet e segna una svolta significativa nella storia del gusto operistico, tanto che venne presa a modello dalla scuola “verista”, che pur ne intese solo alcuni aspetti. Originariamente l'opera prevedeva parti cantate e recitate: queste ultime furono in seguito ridotte a recitativi e in questa forma eseguite. Solo recentemente si è tornati alla versione originale con i dialoghi parlati.§ Alla novella e al suo soggetto si ispirarono anche diversi balletti, che utilizzarono, in tutto o in parte, le musiche di Bizet. Roland Petit creò una versione di Carmen per la sua compagnia, i Ballets de Paris, che debuttò il 21 febbraio 1949 al Prince's Theater di Londra con Zizi Jeanmaire nel ruolo della protagonista e lo stesso Petit in quello di don José. Il balletto fu poi ripreso innumerevoli volte, anche da diverse compagnie, e filmato per il cinema e per la televisione. Altra importante versione di Carmen, divenuta celebre grazie alla smagliante interpretazione di Maja Michajlovna Pliseskaja, è quella coreografata da Alberto Alonso a Mosca nel 1967 (musiche di Rodon Sciedrin, da Bizet). Anche John Cranko ne diede una sua versione (Stoccarda, 1971) e un balletto sullo stesso soggetto, intitolato Carmen et son Torero, era stato messo in scena a Madrid da Marius Petipa nel 1875.

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