(Dar-el-Beida). Capoluogo della regione Grande Casablanca (Marocco), 58 m s.m., 2.933.684 ab. (2004).

Generalità

Situata 80 km a SW della capitale Rabat, Casablanca si trova sulla costa atlantica, tra i promontori di Oukacha (a E) e di El-Hank (a W), alla foce del fiume Oued Oum er Rbia. Il suo agglomerato urbano si estende lungo la pianura costiera, qui dolcemente digradante verso il mare, in una zona dal clima mite e sufficientemente piovoso. La città, che agli inizi del sec. XX contava solo 20.000 ab., fece registrare una poderosa crescita demografica sotto il protettorato francese, passando a 260.000 ab. nel 1936 e a 680.000 ab. nel 1952. Dopo l'indipendenza del Marocco, essa ne è rimasta il principale centro economico e ha continuato a richiamare cospicui flussi di immigrazione, superando il milione di ab. negli anni Sessanta e i 2 milioni alla fine del decennio successivo. È una città ricca di contraddizioni, dove i fatiscenti palazzi dei sobborghi si pongono in stridente contrasto con la sontuosità degli edifici ispano-moreschi, art déco e modernisti del centro cittadino. Attivo centro culturale, Casablanca è sede universitaria (University of Hassan II) e ospita numerose biblioteche (Municipal Library), scuole d'arte (Municipal College of Fine Arts), società storiche e istituti di ricerca sulla pesca e l'orticoltura.

Storia

È l'antica Anfa, distrutta dai portoghesi nel 1468 sulla cui sede venne fondata, nel 1515, una città che prese il nome di Casablanca, a sua volta devastata da un terremoto nel 1755 e ricostruita, subito dopo, dal sultano Sīdī Muḥammad ibn ʽAbd Allāh. Poiché i governanti locali non erano interessati al movimento marittimo, gli spagnoli vi ottennero (1789) una base per il commercio del grano. Successivamente vi si stabilirono altri mercanti europei, e in particolare francesi, potenziando le attrezzature portuali e avviando il decollo economico della città. Questo, però, avvenne soprattutto dopo il 1907, quando gravi tumulti xenofobi provocarono l'intervento militare della Francia, dando di fatto inizio al periodo del protettorato. Casablanca fu un importante porto strategico nel corso della seconda guerra mondiale e fu teatro, nel 1943, di un summit anglo-statunitense.

Architettura

Immediatamente alle spalle dell'area portuale si estende l'antico quartiere commerciale e religioso musulmano (medina, con una grande moschea costruita nel sec. XVIII), oltre il quale si è sviluppata la città coloniale francese, centrata sulla scenografica piazza ora intitolata a Muḥammad V, sede delle attività direzionali e caratterizzata da una struttura urbanistica di tipo radiale, con arterie di raccordo semicircolari. Sempre all'esterno si sono venuti espandendo i nuovi quartieri musulmani, mentre l'area industriale si è localizzata nel settore di NE; infine, ai margini dell'agglomerato urbano, sono sorte numerose bidonvilles e, in particolare, con il più importante monumento della città, la gigantesca moschea Hassan II. Progettata dall'architetto francese M. Pinseau e inaugurata nel 1993 alla presenza dell'allora re del Marocco Hassan (che volle e finanziò la costruzione) la moschea è seconda in grandezza solo a quella de La Mecca; alla sua costruzione, durata sette anni, hanno partecipato 35.000 persone. Le sue mura ospitano oltre 20.000 fedeli (comprese le 6500 donne cui sono destinati i mezzanini) e altri 80.000 sull'ampio piazzale antistante. Dall'alto del suo minareto un luminosissimo raggio laser indica ai fedeli la direzione de La Mecca.

Economia

Fulcro delle attività economiche della città è il porto, con un traffico di merci pari a tre quarti del movimento import/export del Marocco: vi si imbarcano prodotti minerari (fosfati, ferro, piombo, manganese) e agricoli. Gli sbarchi riguardano, invece, soprattutto petrolio e derivati, che alimentano impianti di raffinazione e centrali termoelettriche. Per il resto, il settore industriale (con oltre il 50% degli addetti dell'intero Paese) comprende stabilimenti siderurgici, meccanici (montaggio di autoveicoli), chimici, alimentari, tessili e dei materiali da costruzione. Discreta rilevanza conserva l'attività peschereccia. Notevole il movimento turistico, richiamato dalle spiagge e dalle prestigiose attrezzature ricettive. Le comunicazioni stradali e ferroviarie sono particolarmente intense con Rabat (autostrada) e Marrakech. Casablanca è servita dall'aeroporto internazionale Mohammed V e dal Casablanca-Anfa Airport, principalmente utilizzato per voli interni.

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