Castèl del Piano

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comune in provincia di Grosseto (69 km), 637 m s.m., 67,80 km², 4808 ab. (casteldelpianesi), patrono: Maria Santissima delle Grazie (8 settembre).

Centro sul versante nordoccidentale del monte Amiata. Feudo dell'abbazia di San Salvatore, appartenne agli Aldobrandeschi di Santa Fiora. Questi nel 1330 lo cedettero a Siena, che lo tenne fino alla caduta della fortezza di Montalcino (1557). Passò poi sotto i Medici e nel 1737 entrò nel Granducato di Toscana. § L'abitato, formato da una parte moderna e da un nucleo antico (suddiviso a sua volta in un quartiere medievale e in uno cinquecentesco) conserva la chiesa di San Leonardo del sec. XV e l'oratorio della Confraternita. § Le principali risorse economiche provengono dal turismo estivo e invernale (impianti di risalita a Prato delle Macinaie). L'agricoltura fornisce cereali e olive, mentre l'industria è rappresentata da aziende edili, chimiche (lavorazione della farina fossile del monte Amiata), agroalimentari (olio, formaggio, dolci, salumi, conservazione e surgelazione di prodotti del bosco).

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