Castèl Sant'Àngelo (arte)

monumento romano sulla riva destra del Tevere. Edificato in origine come mausoleo per l'imperatore Adriano, secondo la pianta di precedenti costruzioni sepolcrali (tomba di Cecilia Metella), fu trasformato nel sec. V in fortezza collegata alle Mura Adriane. Il nome attuale dell'edificio deriva da una visione, che avrebbe avuto nel 1590 papa Gregorio Magno, di un angelo che, apparso sull'alto della mole nell'atto di ringuainare la spada, annunciava così la fine della pestilenza che aveva colpito la città. In ricordo di tale avvenimento, nel sec. XVI fu collocato sul punto più alto del castello un Angelo in marmo (realizzato da Raffaello da Montelupo e ora nel Cortile di Onore), cui fu sostituito nel 1753 l'Angelo in bronzo di P. van Verschaffelt, divenuto uno dei simboli di Roma. Dalla fine del Trecento divenne residenza papale per essere trasformato nel sec. XVIII in prigione e caserma. Nel sec. XIX la costruzione fu oggetto di restauri (vennero ricostruiti ambienti rinascimentali) e fu adibita in parte a museo. Testimonianze dell'originaria struttura sono individuabili nel basamento, nella camera centrale e in varie parti del tamburo cilindrico.

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