Castelfranco Emìlia

Indice

comune in provincia di Modena (13 km), 42 m s.m., 102,47 km², 33.058 ab. (castelfranchesi), patrono: san Nicola (6 dicembre).

Cittadina nella pianura tra il fiume Panaro e il torrente Samoggia. È l'antico Forum Gallorum, nei cui pressi Ottaviano sconfisse Antonio nel 43 a. C. Il nome attuale risale al sec. XIII con la costruzione del castello (1226) da parte dei bolognesi a difesa del confine con Modena, alleata di Federico II. Nel 1350 passò ai Visconti e nel 1513 allo Stato Pontificio, per ottenere la libertà comunale nel 1554. Durante la Resistenza subì dure rappresaglie nazifasciste. Dal 1862 al 1940 si chiamò Castelfranco dell'Emilia. § Il grandioso forte Urbano è del sec. XVII; a Palazzo Piella (sec. XVII) si trova il Museo Archeologico ricco di reperti dal sec. VI a. C. al Medioevo; nei dintorni è situata Villa Sorra, edificata agli inizi del sec. XVII, con affreschi, decori e un grande giardino all'inglese. § Alla tradizionale economia agricola con coltivazione di cereali, frutta, ortaggi e vigneti si è affiancato un notevolissimo comparto industriale, attivo nei settori metalmeccanico (lavorazioni meccaniche, macchine utensili, elettrodomestici), chimico, elettrotecnico, cartotecnico, alimentare (caseifici, salumifici, carni), degli imballaggi, della lavorazione del legno, della gomma e della plastica, dei serramenti, dei manufatti in cemento e dell'abbigliamento (filati, maglierie, pelletterie). Vi sono inoltre attività di servizi per le imprese di trasporti, logistica, informatica.

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