Castellammare di Stàbia

Indice

comune della Città Metropolitana di Napoli (28 km), 6 m s.m., 17,71 km², 63.694 ab. secondo una stima del 2021 (stabiesi), patrono: san Catello (19 gennaio).

Generalità

Città posta nell'insenatura più orientale del golfo di Napoli, tra la piana del fiume Sarno e i monti Lattari. L'abitato, che si adagia ad anfiteatro lungo il mare, alla base della Penisola Sorrentina, è cinto da una fitta fascia di colline coltivate ad agrumi.

Storia

L'antica Stabiae, fondata forse dai Greci, fu poi città etrusca e sannitica. Conquistata dai Romani (340 a. C.), fu severamente punita da Silla (89 a. C.) per aver partecipato alla guerra sociale contro Roma. Distrutta con Ercolano e Pompei dall'eruzione del Vesuvio (79), in seguito rinacque, ma subì varie incursioni barbariche. Carlo I d'Angiò la cinse di mura. Saccheggiata nel 1343 dagli Aragonesi e nel 1382 dagli Ungheresi, fu concessa in feudo a Ottavio Farnese (1541); nel 1734 Carlo III vi fondò una fabbrica di cristalli e Ferdinando IV, nel 1783, un cantiere navale. Fu danneggiata dal terremoto del 1980.

Arte

L'abitato è dominato dalla possente mole del castello angioino (sec. XII-XIII), da cui la città prese il nome. Il duomo, dedicato a san Catello e costruito nel tardo Cinquecento, ha subito varie ristrutturazioni fino al sec. XIX. Nel parco cittadino è la Cassa armonica, elegante edificio destinato ai concerti (1901). Nei pressi del porto sono le Antiche Terme stabiane, aperte nel Settecento da Ferdinando IV per sfruttare le acque di 17 sorgenti; nei pressi è la celebre villa Quisisana (1310), residenza di Roberto d'Angiò.

Economia

La ricchezza del patrimonio artistico, le numerose sorgenti di acque minerali (con le annesse Nuove Terme, struttura aperta nel 1964 e articolata in due complessi), le ampie spiagge con impianti balneari e la possibilità di escursioni sul monte Faito, raggiungibile anche con la funivia, fanno della città una frequentata meta turistica. È anche un polo economico di grande rilievo, con industrie attive soprattutto nei settori meccanico, siderurgico, cantieristico e alimentare. Attivissimo è il suo porto, con notevole traffico merci e passeggeri. L'agricoltura, concentrata nella bassa piana del Sarno, produce frutta, ortaggi, agrumi e uva da vino.

Curiosità e dintorni

Vi nacque l'attore e commediografo Raffaele Viviani (1888-1950). Nei dintorni, sulla collina di Varano, si trovano gli scavi dell'antica Stabiae.

L. D'Orsi, Gli scavi di Stabia, Napoli, 1954; A. Maiuri, Pompei, Ercolano e Stabia, le città sepolte dal Vesuvio, Novara, 1961; G. L. Aiello, Castellammare di Stabia nella Storia, nell'Arte, nel Costume, Castellammare di Stabia, 1966; A. e M. De Vos, Pompei, Ercolano, Stabia, Bari, 1988.

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