Cavaro

famiglia italiana di pittori (sec. XV-XVI). Capostipite di questa famiglia, che teneva bottega a Cagliari, fu Antonio (ricordato in un documento del 1455), forse autore delle due tavole fondo oro con San Pietro e San Paolo, superstiti pannelli di un'ancona (Cagliari, quadreria del Museo Archeologico). Documentato da un San Gerolamo (Cagliari, chiesa della Purissima) è un altro membro della famiglia, Lorenzo, operoso tra il 1500 e il 1518. Più nota è l'attività di Pietro (m. 1537), del quale rimangono un San Benedetto tra il Crocifisso e la Madonna col Bambino (Cagliari, quadreria del Museo Archeologico); un pannello (Deposizione) di un polittico smembrato (Cagliari, Museo Archeologico); quattro pannelli di un'ancona (1533), un tempo nella chiesa di S. Francesco a Oristano (dove è rimasto lo scomparto centrale con San Francesco che riceve le stimmate) e ora conservati nell'Antiquarium Arborense di Oristano; una Crocifissione (Sassari, Museo G. A. Sanna). Maggiore importanza ebbe il figlio Michele (m. 1584) per aver diffuso in Sardegna i caratteri della pittura italiana del primo Cinquecento. Tra le sue opere, alcune frutto della collaborazione paterna (una grande ancona, eseguita intorno al 1533, nella parrocchiale di Suelli) e nelle quali sono intervenuti aiuti della sua bottega, sono da ricordare il polittico della Cattedrale di Cagliari, due pannelli con San Francesco e San Michele (Ploaghe, parrocchiale), il trittico della Consolazione, San Gerolamo, scomparti dell'ancona già in S. Francesco di Stampace (Cagliari, Museo Archeologico).

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