Cellaréngo

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comune in provincia di Asti (28 km), 321 m s.m., 10,80 km², 605 ab. (cellarenghesi), patrono: san Firmino (terza domenica di ottobre).

Centro posto sulle colline dell'Alto Monferrato. Antico possesso dell'abbazia di Nonantola, nel sec. XI fu feudo dei Pombia. Nel 1041 fu concesso ad Asti dall'imperatore Enrico III. Successivamente fu diviso tra i Malabaila e i Pelletta e poi riunito sotto il dominio dei Visconti. D'impronta barocca sono la parrocchiale di San Giovanni Battista, la chiesetta di San Firmino e la chiesa di Menabò.§ L'agricoltura è rivolta alla coltivazione di cereali, uva da vino e prodotti ortofrutticoli. L'industria è attiva nei settori elettronico, edilizio, chimico e farmaceutico.

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