Certósa di Pavìa

Indice

comune in provincia di Pavia (8 km), 89 m s.m., 10,71 km², 3320 ab. (certosini), patrono: san Michele Arcangelo (29 settembre).

Generalità

Centro del Pavese, situato nella pianura alla sinistra del fiume Ticino e attraversato dal Naviglio di Pavia.

Storia

Mentre Torriano e Torre del Mangano seguirono le vicende del feudo di Marcignago, l'attuale Certosa sorse nel 1396 all'interno del parco pavese dei Visconti. Chiusa nel 1810 e riaperta nel 1843, fu nuovamente abbandonata nel 1881. Dal 1947 i certosini hanno definitivamente lasciato la Certosa, che fu affidata ai cistercensi dell'abbazia di Casamari.

Arte

Il complesso abbaziale, che deve il suo nome ai monaci certosini, ai quali fu affidato dal suo fondatore Gian Galeazzo Visconti, che lo destinò a mausoleo della propria famiglia, riassume tutte le esperienze artistiche lombarde del Quattrocento e fu cominciato nel 1396 sui progetti iniziali di Bernardo da Venezia e Giacomo da Campione (architetto anche del Duomo di Milano) e compiuto entro il 1462. La chiesa, in stile gotico lombardo, fu iniziata nel 1453 da Giovanni Solari e dal figlio Guiniforte, ai quali si devono i due famosi chiostri, caratterizzati da loggiati superiori che si inseguono su vari piani fino al tiburio e alla cupola. La facciata, ricca di arcatelle, trafori a giorno e fregi in cotto, esempio di un sottile equilibrio tra decorativismo lombardo ed eleganza rinascimentale, fu elaborata a partire dal 1473 da G. Amadeo e da A. e C. Mantegazza; alla sua ricca ornamentazione scultorea, mai portata a termine, contribuirono, tra gli altri, anche B. Briosco, A. Marini e A. Fontana. All'interno della chiesa, che conserva affreschi del Bergognone e dipinti di artisti lombardi (sec. XV-XVII), si trovano tra l'altro i monumenti sepolcrali di Ludovico il Moro e Beatrice d'Este (eseguiti nel 1497 da Cristoforo Solari) e quello di Gian Galeazzo Visconti (G. C. Romano, B. Briosco e G. Alessi); da citare sono anche il grande paliotto in avorio, istoriato con episodi della vita di Cristo e della Vergine e con la storia dei Magi, eseguito (1400-1406) da B. Embriachi e il coro in legno intagliato e intarsiato (1486). Notevole è il Museo della Certosa, che conserva opere del Bergognone e di Bernardino Luini e, inoltre, documenti (come la secentesca veduta a volo d'uccello della Certosa) e arredi sacri.

Economia

Molto sviluppate sono tutte le attività legate al turismo, di tipo culturale, richiamato principalmente dal complesso monumentale della certosa. Operano, inoltre, aziende alimentari (attività molitoria e lattiero-casearia), metalmeccaniche, di arredamento e di materiali per l'edilizia, cui si affianca l'agricoltura, con coltivazioni di riso e altri cereali e foraggi per l'allevamento bovino e suino. È inoltre praticata la pioppicoltura.

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