Cicadàcee

sf. pl. [dal nome del genere Cycas, così denominato per erronea lettura del latino cynas, risalente al greco kynás, pianta simile alla palma]. Famiglia (Cycadaceae) appartenente al clado delle Cicadofite (Gimnosperme) che da sola forma la classe Cicadine. Si tratta di piante legnose con fusto tuberoide corto e tozzo, che solo in alcuni casi si sviluppa in un robusto tronco colonnare alto fino a una ventina di metri (Cycas), assai raramente ramificato. In ogni caso, comunque, esso reca alla sommità un vistoso ciuffo di foglie pennate o bipennate pluriannuali, disposte a spirale, con prefogliazione circinata, che conferisce a questi vegetali l'aspetto di felci arboree o anche, soprattutto nelle specie più alte, di palme. Le Cicadacee sono piante dioiche, con microsporofilli aggregati in strobili compatti e megasporofilli raggruppati all'apice del fusto e non raccolti in strobili . Hanno semi grandi ricoperti da uno strato esterno carnoso e colorato vivacemente. La riproduzione, di tipo primitivo, avviene a mezzo di spermatozoidi dotati di ciglia vibratili spiralate, i quali raggiungono nuotando gli archegoni e l'oosfera. Altro particolare caratteristico di queste specie è dato dalle loro radici, che portano numerosi tubercoli nei quali vivono in simbiosi alcune Alghe Azzurre, la cui presenza sembra essere utile per fissare azoto atmosferico. Numerose specie di Cicadacee vengono coltivate per ornamento, alcune danno prodotti alimentari. Le Cicadacee includono solo il genere Cycas che annovera ca. 20 specie distribuite in Asia sudorientale, Malesia, Australia, Polinesia e Madagascar.

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