Cobra

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movimento pittorico (il cui nome è composto con le sigle di Copenaghen, Bruxelles e Amsterdam), fondato nel 1948 dai pittori Jorn, Appel, Corneille, Alechinsky e altri, fu attivo in Europa fino al 1951. Comune a tutti i suoi componenti è la matrice espressionistica, tedesca (specialmente Nolde) e nordica (soprattutto Ensor e Munch), sfociante in una pittura segnico-gestuale, dalla materia cromatica densa e violenta, talora incandescente (Appel), che esplode sulla tela con straordinaria immediatezza e furiosa vitalità. Nella seconda fase del movimento, la tensione del segno e la violenza del colore si placano in evocazioni surrealisteggianti di mondi animistici, primordiali, in preziosi intarsi di forme. Alle pretese razionalistiche del Bauhaus, lungamente attive nell'area belga-olandese, il gruppo Cobra contrappone una prepotente esigenza di partecipare alla vita nella sua dimensione più autentica, quella naturale, considerata come l'unico mezzo di protesta e superamento delle sistematiche violenze della civiltà contemporanea.

Bibliografia

Ch. Dotremont, Cobra, Copenaghen, 1950; Vitalità nell'arte, catalogo della Mostra a palazzo Grassi, Venezia, 1959; H. L. C. Jaffé, Paesi Bassi, in L'arte dopo il '45, Milano, 1959; N. Ponente, Tendances contemporaines, Parigi, 1960; G. Dorfles, Ultime tendenze nell'arte d'oggi, Milano, 1961; U. Apollonio, E. Crispolti, G. Dorfles, D. Micacchi, M. Venturoli, Arte d'oggi, Venezia, 1965.

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