Colette, Sidonie-Gabrielle

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scrittrice francese (Saint-Sauveur-en-Puisaye, Yonne, 1873-Parigi 1954). Dopo l'infanzia e l'adolescenza trascorse in una valle solitaria della Borgogna, si trasferì a Parigi, dove sposò Willy, autore di romanzi d'appendice scritti in collaborazione con altri. Fu infatti con lo pseudonimo di Willy che uscirono i romanzi della serie di Claudine (Claudine à l'école, 1900; Claudine à Paris, 1901; Claudine en ménage, 1902; Claudine s'en va, 1903), che rivelarono al pubblico un modo di scrivere istintivo e vivace, nuovo rispetto all'intellettualismo rarefatto e al naturalismo dell'epoca. Separatasi dal marito nel 1906, Colette diventò ballerina e attrice al Moulin-Rouge e in provincia (esperienza narrata in La vagabonde, 1910, La vagabonda). Con fine penetrazione psicologica scrisse numerosi romanzi, a volte autobiografici, variazioni sui temi dell'amore, della natura, degli animali: Dialogues des bêtes (1905; Dialoghi d'animali); L'ingénue libertine (1909); Chéri (1920), il capolavoro, in cui sono descritti i sentimenti di una donna matura amata da un giovane dal quale è poi abbandonata; Sido (1930), suggestivo ritratto della madre; La chatte (1933; La gatta); Duo (1934); Gigi (1943). Una serie di riconoscimenti ufficiali consacrarono la sua fama: Grand officier de la Légion d'honneur, elezione all'Académie Goncourt e all'Académie royale de Belgique.

Bibliografia

Autori Vari, Hommage à Colette, Monaco, 1955; E. Marks, Colette, Londra, 1961; A. A. Ketchum, Colette ou la naissance du jour, étude d'un malentendu, Parigi, 1968; M. Crosland, Colette. Biographie, Parigi, 1973; M. Coppé, Sindonie-Gabrielle Colette, sa vie et son œuvre, Parigi, 1979; G. Beaumont, A. Parinaud, Colette, Parigi, 1981; M. Sarde, Colette: una vita libera e condizionata, Milano, 1981; G. Dormann, Colette: a Passion for Life, Londra, 1985.

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