Collorédo di Mónte Albano

Indice

comune in provincia di Udine (19 km), 212 m s.m., 21,59 km², 2154 ab. (colloretani), patrono: san Biagio (3 febbraio).

Centro situato sui primi rilievi dell'anfiteatro morenico, alla sinistra del fiume Tagliamento. Una pergamena del 1258 ne dà notizia come feudo dei visconti di Mels, che nel 1302 iniziarono la costruzione del castello. Legato alle vicende storiche di Udine, il feudo rimase ai Colloredo-Mels anche dopo la conquista di Venezia (1420). L'abitato fu quasi interamente distrutto dal terremoto del 1976.§ Il castello è composto da un complesso di edifici (sec. XIV-XVIII) disposti ad anello intorno a un cortile. Quasi interamente distrutto da un terremoto, fu ricostruito e decorato internamente nel sec. XVI. Vi abitò lo scrittore Ippolito Nievo, discendente dei Colloredo. Il castello subì notevoli danni nel terremoto del 1976.§ L'agricoltura produce frumento, mais, vite, patate e foraggi; si pratica l'allevamento. L'industria è attiva nei settori meccanico, edile, del legno, dell'arredamento, dei serramenti, della carpenteria metallica e dei depuratori.§ È compreso nel parco letterario dedicato a Ippolito Nievo.

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