Colombini, Giovanni

beato (Siena 1304-San Salvatore 1367). Ricco commerciante, dopo aver letto la vita di Santa Maria Egiziaca, elargì gran parte dei suoi beni ai poveri e si dedicò alla preghiera, raccogliendo attorno a sé molti discepoli, chiamati popolarmente Gesuati. Sospettato di eresia dall'Inquisizione, fu scagionato da Urbano V (1367). Gregorio XIII lo inserì nel Martirologio Romano e Paolo V ne concesse il culto liturgico alla città di Siena e ai Gesuati. Le sue Lettere per ardore mistico sono inferiori solo a quelle di Santa Caterina e restano tra gli esempi insigni della prosa del Trecento.

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