Comencini, Cristina

scrittrice e regista cinematografica italiana (Roma 1956). Figlia del noto regista Luigi, ha cominciato giovanissima a frequentare i set. A 11 anni ha recitato con la regia del padre in Infanzia, vocazione e prime esperienze di Giacomo Casanova veneziano (1970). Dopo l'esordio dietro la macchina da presa con Zoo (1988), ha diretto un'interessante commedia ambientata nel Settecento, I divertimenti della vita privata (1990), in cui ha mostrato una particolare cura nella direzione degli attori e nella definizione dei caratteri dei personaggi. La sua mano, cresciuta alla scuola del cinema italiano di mestiere e tradizione, s'è cimentata poi nel giallo, La fine è nota (1993), per giungere finalmente a un buon successo di critica e di pubblico, portando sullo schermo il best seller di Susanna Tamaro Va’ dove ti porta il cuore (1996), affrontato, a dispetto della “facilità” commerciale del progetto, con notevole pulizia stilistica e rigore formale sin troppo severo. Alla commedia borghese è tornata nei film Matrimoni (1998), Liberate i pesci (2000), Il più bel giorno della mia vita (2002). Nel 2005 ha diretto La bestia nel cuore, presentato a Venezia. Nel 2007 ha pubblicato L'illusione del bene. Nel 2008 ha diretto Bianco e Nero, mentre nel 2011, a Venezia, ha presentato Quando la notte. Nel 2015 ha diretto Latin Lover, seguito nel 2016 da Qualcosa di nuovo. Nel 2018 ha diretto le riprese di Sex Story e nel 2019 quelle di Tornare. Come scrittrice ha pubblicato numeroso romanzi: Le pagine strappate (1991); Passione di famiglia (1994); Il cappotto del turco (1997); Matrioska (2002); La bestia nel cuore (2004); Due partite (2006); L'illusione del bene (2007); Quando la notte (2009); Lucy (2013); Voi non la conoscete (2014); Essere vivi (2016) e Da soli (2018). Per il suo lavoro Comencini ha ricevuto la candidatura all’Oscar come miglior film straniero nel 2006 per La bestia nel cuore; ha vinto due Nastri d’Argento, nel 2002 per Il giorno più bello della mia vita e nel 2015 per Latin Lover; ha vinto tre globi d’oro, nel 1989 per Zoo, nel 1993 per La fine è nota e nel 2002 per Il giorno più bello della mia vita. Cristina Comencini è madre del politico Carlo Calenda.

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