Comuni o Càmera dei Comuni

(House of Commons). Camera bassa del Parlamento britannico, formata da 659 membri eletti per cinque anni a suffragio diretto con sistema uninominale. La storia dei Comuni risale al sec. XIII, con l'affermarsi della pratica da parte del re di convocare occasionalmente delegati di contee o di borghi per il reperimento di danaro e successivamente per l'accoglimento di petizioni. Nel sec. XIV, con Edoardo III, i Comuni avevano acquisito una propria fisionomia, come rappresentanza della piccola nobiltà di campagna (country gentlemen) che non aveva posto nella Camera dei lords e del ceto mercantile (la tradizione fa risalire al 1344 la costituzione di una camera parlamentare indipendente). Sotto il regno di Elisabetta I (sec. XVI), nel corso dei contrasti che opposero la regina ai Comuni, il ruolo politico di questi ultimi si chiarì e consolidò. Seguì, nel sec. XVII, lo scontro violento e determinante tra la Camera dei Comuni e i sovrani della dinastia Stuart, terminato con la rivoluzione del 1688. Durante il sec. XIX, l'importanza dei Comuni andò continuamente aumentando, tanto da divenire la forza dominante nella politica nazionale, in grado di formare governi, la sola autorità in materia finanziaria e fiscale e l'autorità determinante in tutto il resto della legislazione. Il conseguimento di queste prerogative avvenne anche grazie al ruolo giocato dai Reform Acts (1832; 1867-68; 1884-85), che stroncarono i privilegi locali e permisero l'affermazione della borghesia industriale.

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