Condé, Louis II di Borbóne, prìncipe di-

(Parigi 1621-Fontainebleau 1686). Soprannominato Gran Condé, fu uno dei più brillanti uomini di guerra del Seicento. Iniziata a diciannove anni la carriera militare, a ventidue ebbe il comando dell'esercito che doveva respingere gli Spagnoli alle frontiere settentrionale della Francia. Vittorioso (Rocroi 1643), passò poi, nel 1644, agli ordini di Turenne, che comandava l'esercito di Germania (vittorie di Friburgo, 1644, e di Nördlingen, 1645) e nel 1646 riconquistò Dunkerque. Sconfitto in Catalogna (disfatta di Lérida, 1647), vinse però gli Spagnoli l'anno seguente nelle Fiandre, affrettando così la fine della guerra dei Trent'anni. Durante la Fronda parlamentare (1649), parteggiò per la corte, assediò Parigi, la conquistò, ma fu così arrogante ed esigente che la regina, per consiglio di Mazzarino, lo fece imprigionare a Vincennes (14 gennaio 1650). Liberato dopo un anno (settembre 1651), fu il capo della Fronda dei Principi. Stabilì il suo quartiere generale a Bordeaux, seminò la discordia e la guerra nel Mezzogiorno, marciò su Parigi, dove evitò di stretta misura una disastrosa sconfitta. Rifugiatosi nei Paesi Bassi e passato al servizio degli Spagnoli (1653), combatté nel Nord contro la Francia. La Pace dei Pirenei (7 novembre 1659) sancì anche il perdono e il ritorno in grazia del principe di Condé che, autorizzato da Luigi XIV, sostenne, senza successo, la sua candidatura al trono di Polonia. Nel 1668 conquistò in tre settimane la Franca Contea; combatté in Olanda dal 1672 al 1675, contribuendo alla vittoria francese. Nel 1675, alla morte di Turenne, prese il comando dell'esercito d'Alsazia e si oppose con successo al generale austriaco Montecuccoli. Si ritirò poi a Chantilly.

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