Crevoladòssola

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comune nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola (48 km da Verbania), 337 m s.m., 39,72 km², 4695 ab. (crevolesi), patrono: santi Pietro e Paolo (29 giugno).

Centro della val d'Ossola, posto allo sbocco della valle Antigorio nella piana del fiume Toce. Nel Medioevo seguì le vicende dell'Ossola superiore e di Domodossola. Il suo nome è legato alla sconfitta subita dai vallesani contro i milanesi (1487). § La parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, isolata su uno sperone a strapiombo, fu rifatta nel Cinquecento su una precedente del 1331, di cui resta il campanile romanico originario, e fu ampliata nel sec. XVII; la facciata in marmo locale è decorata da bassorilievi cinque-secenteschi; conserva affreschi del sec. XVI di Antonio Zanetti e di Fermo Stella, un pulpito marmoreo del sec. XVII e vetrate istoriate di scuola svizzera (1526) nelle finestre e nel rosone dell'abside. Del castello dei Della Silva, famiglia originaria di Crevola, rimangono pochi ruderi in una zona panoramica. § Favorita dalla posizione lungo l'asse stradale del Sempione e dalla vicinanza con Domodossola, l'economia si basa sull'industria, attiva nei settori metallurgico (carpenterie e utensilerie), vetrario, del legno e soprattutto dell'estrazione e lavorazione di marmo (usato per l'Arco della Pace e la basilica di Sant'Ambrogio a Milano), granito, beola e serizzo. È attiva una centrale idroelettrica realizzata nel 1925 su progetto di Piero Portaluppi; vi sono depositi logistici e centri commerciali. L'agricoltura produce cereali, ortaggi, frutta e foraggi per l'allevamento bovino e caprino, con produzione casearia tipica. È località di soggiorno estivo e base di partenza per escursioni alle valli vicine.

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