Crostàcei

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sm. pl. [sec. XV; dal latino scientifico crustaceus, risalente al latino crusta, crosta]. Subphylum (Crustacea) di Artropodi "I disegni schematici della morfologia esterna e interna dei Crostacei sono a pag. 453 del 7° volume." i cui membri portano antenne sul secondo e sul terzo somite, e un paio di mandibole sul quarto . I Crostacei comprendono ca. 25.000 specie, di dimensioni variabili da frazioni di millimetro a decine di centimetri; la grande maggioranza di esse conduce un'esistenza acquatica, il che ha comportato diversi adattamenti anatomici, in particolare quelli che consentono agli arti, in varie specie, di assolvere a più funzioni (natazione, assunzione di particelle alimentari dal mezzo acqueo, respirazione, recezione di stimoli). "Per la morfologia esterna e interna dei crostacei vedi disegni al lemma del 7° volume." Nelle specie più evolute si osserva però una netta specializzazione di determinate appendici nello svolgere una funzione piuttosto che un'altra. Una peculiarità anatomica dei Crostacei è data dal carapace, la cui estensione varia moltissimo, arrivando anche a racchiudere l'intero corpo . Esistono però anche Crostacei privi di questa struttura. Quasi sempre i somiti dei Crostacei si riuniscono a costituire un capo, un torace e un addome. Il capo comprende sempre una regione presegmentale, recante gli occhi, un primo somite, puramente embrionale, cinque somiti, cui corrispondono altrettante paia di appendici (antennule e antenne, situate anteriormente alla bocca; mandibole, prime mascelle e seconde mascelle, situate posteriormente alla bocca). Una o più paia di appendici toraciche possono entrare a far parte dell'apparato boccale, trasformandosi in massilipedi, che a loro volta possono differenziare particolari processi boccali chiamati gnatobasi. In contrasto con la struttura del capo, che si mantiene sostanzialmente immutata nell'ambito del subphylum, quelle del torace e dell'addome possono variare ampiamente .Il limite tra torace e addome sovente è difficile da tracciare; per convenzione si considera come ultimo segmento toracico quello che reca le aperture genitali. È frequente l'uso del termine tronco per indicare la porzione postcefalica del corpo, ossia quella costituita da torace e addome . Per quanto riguarda le appendici corporee dei Crostacei, le prime, ossia le antennule, sono costituite da un unico ramo; le restanti possono essere del tipo stenopodio, che è il più comune, costituito da tre elementi bastoncellari, di cui uno in posizione basale (protopodite) che dà appoggio agli altri due (endopodite ed esopodite); oppure del tipo fillopodio, caratterizzato da una conformazione espansa e appiattita. Le funzioni delle varie appendici corporee sono essenzialmente sensorie per le antenne e le antennule; le mandibole intervengono con la loro robusta porzione basale nella preparazione del cibo, mentre la loro parte distale può svolgere un ruolo nella locomozione o nel determinare correnti d'acqua convoglianti le particelle alimentari verso l'apparato boccale. A questo proposito si ricorderà che, almeno nei Crostacei più primitivi, l'alimentazione si realizza mediante la filtrazione continua e automatica di particelle organiche sospese nel mezzo acqueo. Il sistema nervoso varia, nella struttura, da quello assai primitivo dei Brachiopodi, con gangli distinti per i vari somiti e corde ventrali ampiamente separate, a quello dei Brachiuri, comportante la formazione di un'unica massa gangliare ventrale. L'apparato digerente presenta, solitamente, un andamento rettilineo ed è, nella sua porzione prossimale e distale, rivestito da una cuticola proveniente, rispettivamente, dalla bocca e dall'ano. Nei Crostacei Malacostraci si constata una struttura più complessa, che comporta la presenza di una sorta di stomaco (proventricolo) con un apparato di triturazione (mulino gastrico) e di filtrazione dell'alimento. L'escrezione si realizza principalmente tramite due paia di ghiandole chiamate rispettivamente, per la loro localizzazione, antennali e mascellari. Il sistema vascolare è assai primitivo negli Anostraci, nei quali si osserva un cuore estendentesi lungo tutto il tronco, dorsalmente all'apparato digerente, entro un pericardio con cui comunica, a ogni somite, mediante un paio di aperture. Il sangue, quasi incolore, contiene leucociti in quasi tutti i Crostacei. La respirazione si realizza, nei piccoli Crostacei, su tutta la superficie corporea; in quelli di maggiori dimensioni, invece, si concentra in speciali organi, come le pleurobranchie e le podobranchie dei Decapodi, in corrispondenza dei quali la cuticola ricoprente il corpo si fa sottilissima. Nella maggior parte dei Crostacei esistono sessi separati; non mancano, tuttavia, tra Cirripedi e Isopodi parassiti, delle specie ermafrodite, mentre gran parte degli Ostracodi e dei Branchiopodi presenta partenogenesi. Non sono infrequenti, tra i Crostacei, i casi in cui si ha un ciclo biologico diretto; tuttavia, più frequentemente, esso comporta uno o più stadi larvali, di cui il primo è spesso quello di nauplio, minuscolo organismo ovoidale munito di un occhio impari (occhio naupliare) e di tre paia di appendici: antennule uniramose preorali, antenne e mandibole biramose e postorali. La classificazione dei Crostacei è stata di recente rivista, soprattutto alla luce di ritrovamenti di nuove forme fossili che hanno consentito di approfondire le conoscenze dei Crostacei più primitivi. Il subphylum può essere suddiviso nelle seguenti classi: Remipedi, Cefalocaridi, Branchiopodi, Ostracodi, Mistacocaridi, Copepodi, Branchiuri, Cirripedi e Malacostraci, a loro volta suddivisi nelle sottoclassi dei Fillocaridi, Oplocaridi ed Eumalacostraci. § Resti di Crostacei si rinvengono in terreni di tutte le età e pertanto la storia evolutiva della classe è stata seguita per oltre 500 milioni di anni, dal Cambriano ai giorni nostri . Già alla fine del Devoniano erano presenti forme evolute come i Malacostraci. Dai resti fossili si può dedurre che i Crostacei più primitivi avessero un corpo allungato, privo di carapace, non differenziato in una regione toracica ed una addominale ed appendici postmandibolari del capo del tutto simili a quelle presenti sugli altri segmenti del corpo.

J. Green, A Biology of Crustacea, Londra, 1961; G. Scortecci, Animali inferiori, vol. I, Milano, 1966; W. Schmitt, Crostacei, Bologna, 1988.

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