Dépestre, René

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poeta haitiano di lingua francese (Jacmel 1926). Giornalista e uomo politico, esiliato dal 1946, dopo molte peregrinazioni in Europa, Asia e America, si è stabilito in Francia. Le sue opere di poesia sono di ispirazione rivoluzionaria, ma cantano anche la nostalgia per la terra natale e una calda sensualità: Etincelles (1945; Scintille), Gerbes de Sang (1946; Messi di sangue), Végétation de Clarté (1951; Vegetazione di luce), Traduit du grand large (1952; Tradotto dall'alto mare), Minérai Noir (1956; Minerale nero), Journal d'un animal marin (1964; Diario di un animale marino), Un arc-en-ciel pour l'Occident chrétien (1967; Un arcobaleno per l'Occidente cristiano), Cantate d'Octobre (1970; Cantata d'Ottobre), Poète a Cuba (1976), En état de poésie (1980; In stato di poesia). È anche autore di novelle e dei romanzi Le mât de cocagne (1973; L'albero della cuccagna) e Hadriana dans tous mes rêves (1988; Adriana in tutti i miei sogni), pervasi da un brio scintillante e immaginoso, da una schietta sensualità e da una penetrante osservazione della vita haitiana in tutti i suoi aspetti. Ha pubblicato dei saggi sulla controversa nozione della négritude, che Dépestre ricollega alla schiavitù (Bonjour et adieu à la négritude, 1989, Buongiorno e addio alla negritudine). Eros dans un train chinois (1990; Eros in un treno cinese) è una raccolta di novelle libertine, che compongono un inno al piacere.

Bibliografia

J. Leiner, René Dépestre ou du surréalisme comme moyen d'accès à l'identité haïtienne, Parigi, 1980; C. Couffon, René Dépestre, Parigi, 1986.

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