Dólci, Danilo

sociologo e scrittore italiano (Sesana, Trieste, 1924-Partinico, Palermo, 1997). Dopo essersi unito a don Zeno Saltini e aver operato nella comunità di Nomadelfia, ha condotto a Trappeto e Partinico, zone tra le più depresse d'Italia, un'azione di riscatto delle plebi contadine, guidandole all'occupazione di terre incolte e lottando contro l'analfabetismo. Nel 1959 ha avuto il premio Lenin per la pace. Opere: Banditi a Partinico (1955), Inchiesta a Palermo (1956), Spreco (1960), Verso un mondo nuovo (1965), Chi gioca solo (1967), Chissà se i pesci piangono (1973), Non esiste il silenzio (1974). Nei Racconti siciliani (1963) Dolci ha usato la tecnica del racconto-inchiesta; nelle poesie (Voci dalla città di Dio, 1951; Poesie, 1956; Il limone lunare, 1970; Creatura di creature, 1979; Palpitare di nessi, 1986) ha ricercato il punto di convergenza tra la componente religiosa e quella sociale della sua ispirazione. Tra le sue opere più recenti segnaliamo: Dal trasmettere al comunicare (1989), Gente semplice (1993), La comunicazione di massa non esiste (1996).

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