Definizione

acronimo di Direct Drive Image Light Amplifier (propr. amplificatore di luce per immagini a controllo diretto). È un particolare dispositivo ottico utilizzato per trasformare le immagini digitali in punti di luce da proiettare su uno schermo.

Elettronica

La tecnologia D-ILA è stata sviluppata dalla giapponese JVC come un miglioramento del sistema LCoS (Liquid Crystal on Silicon) per applicazioni professionali. Come tutti gli LCoS, i proiettori D-ILA utilizzano il principio della riflessione. La matrice ILA è una matrice LCD montata sopra un substrato di silicone metallizzato in cui sono ricavati anche i transistor di pilotaggio. Essa offre due vantaggi: il display è utilizzato come riflettore (come per i DLP) e non come un trasmettitore (come per gli LCD). Il risultato è un colore nero più profondo e una maggiore velocità di commutazione. Anche i proiettori D-ILA esistono in diverse versioni: mono e tri-ILA. Per quest'ultima versione, a ogni colore primario (rosso, verde e blu), è dedicato un pannello ILA differente. Per il mono-ILA, la luce bianca, emessa da una lampada allo xeno, è divisa nei colori primari tramite un filtro olografico (vedi filtro d'interferenza). Il D-ILA esiste in vari formati il più interessante dei quali possiede 2048 colonne con 1536 elementi, per un totale di 3.145.728 pixel, un valore che si avvicina di molto alla definizione cinematografica di un positivo tratto da un controtipo negativo. Una delle principali destinazioni dei pannelli D-ILA è infatti come attrezzatura nei proiettori cinematografici di prossima generazione in cui si mantiene inalterata tutta la parte ottica attuale, eliminando la sezione del trascinamento della pellicola che viene sostituita da un chip ILA. Anche sul mercato consumer sono già presenti videoproiettori dotati di tecnologia D-ILA da 1,3 milioni di pixel.

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