Dabrowska, Maria

scrittrice polacca (Rusów 1889-Varsavia 1965). I suoi primi volumi (Il sorriso dell'infanzia, 1923; Gente di laggiù, 1925), dedicati alle sofferenze del proletariato contadino e ricchi di contenuti sociali, morali ed educativi, aprivano la via al neorealismo. L'opera maggiore della Dabrowska è costituita dal grande ciclo epico Notti e giorni (1932-34), storia di due generazioni di una famiglia, dal 1863 all'offensiva tedesca del 1914. Nei racconti postbellici, contenuti nel volume Stella mattutina (1955), la Dabrowska diede un quadro della nuova realtà polacca. Scrisse anche drammi storici e tradusse dal danese e dall'inglese. Un posto importante nella sua produzione letteraria è occupato dalla pubblicistica sociale, legata al tema del cooperativismo e del movimento contadino, e dall'attività critico-letteraria. Postumi sono usciti Avventure di un uomo che pensa (1970), romanzo incompiuto, e Diari (1987; 5 vol.) che rivelano la vita intima della scrittrice e gettano nuova luce sulla sua opera.

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