Dalle Maségne, Iacobèllo e Pier Pàolo

architetti e scultori italiani (Venezia, sec. XIV-XV). L'attività dei due fratelli, formatisi a Venezia dove conobbero l'opera di Nino Pisano e quella di Andriolo de Santi, ci è nota dal 1383, anno in cui eseguirono a Bologna, in S. Domenico, il monumento a Giovanni di Legnano, il cui frammento, ora al Museo Civico, andrebbe assegnato a Pier Paolo, del quale le notizie giungono fino al 1403 (anno probabile della sua morte), mentre quelle di Iacobello fino al 1409. Dal 1388 al 1392 i due fratelli apprestarono il complesso altare marmoreo di S. Francesco a Bologna e nel 1394 firmarono l'iconostasi di S. Marco a Venezia, con le statue della Vergine , del Battista e degli Apostoli; nel 1399 erano a Milano, attivi per la Fabbrica del Duomo. Nel 1396 Iacobello aveva iniziato i lavori per la facciata del duomo di Mantova; nel 1400 lo sostituì Pier Paolo, che nello stesso anno lavorò a Venezia, con aiuti, al balcone della facciata di Palazzo Ducale verso il Bacino di S. Marco. La critica ha attribuito l'altare di S. Francesco prevalentemente a Pier Paolo e l'iconostasi di S. Marco a Iacobello. A Pier Paolo andrebbe assegnata inoltre la figura giacente di Pileo da Prata nel duomo di Padova; a Iacobello sono attribuiti anche il Ritratto di doge del Museo Correr e alcune statue della Tomba Correr nella chiesa dei Frari a Venezia. Scultore fu anche il figlio di Iacobello, Paolo, autore della tomba di Prendiparte Pico in S. Francesco a Mirandola e del sepolcro di Iacopo Cavalli nella chiesa dei SS. Giovanni e Paolo a Venezia.

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