Delcassé, Théophile

uomo politico francese (Pamiers, Ariège, 1858-Nizza 1923). Seguace di Gambetta, si interessò soprattutto di politica estera e coloniale. Deputato dal 1889, fu radicale e antiboulangista. Ministro delle Colonie (1894-95), chiese la valorizzazione dei territori d'oltremare, favorendo al massimo l'espansione commerciale, il decentramento amministrativo e rimodernando la marina. Dal 1898 al 1905 come ministro degli Esteri impostò una politica di riavvicinamento tra le grandi potenze europee. Il 21 novembre 1893 firmò un accordo commerciale con l'Italia, ponendo fine alla “guerra” delle tariffe doganali tra i due Paesi. Ottenne inoltre la libertà d'azione in Marocco, in cambio di quella italiana in Tripolitania (dicembre 1900). Riuscì, nonostante l'increscioso incidente di Fashoda, ad attuare l'Entente Cordiale tra Francia e Gran Bretagna (1904). Nel complesso questi sforzi diplomatici tendevano a opporre alla Triplice Alleanza (Italia, Germania, Austria) la Triplice Intesa (Gran Bretagna, Francia, Russia). Nel 1905 gli incidenti di Tangeri, violenta risposta tedesca alla politica estera francese, provocarono un'interpellanza alla Camera (19 aprile 1905) e Delcassé, fortemente criticato, dovette dimettersi. Fu nominato ambasciatore a Pietroburgo, e poi nuovamente ministro degli Esteri (agosto 1914-ottobre 1915); fu lui a spingere l'Italia a entrare in guerra.

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