Digènei

sm. pl. [da di- (terminologia scientifica) +-geno]. Sottoclasse (Digenea), detto anche Distomidi, di Platelminti Trematodi. Parassiti, allo stato adulto, di Vertebrati, i Digenei compiono il loro ciclo biologico attraverso ospiti diversi. Dall'uovo fecondato emesso nell'acqua fuoriesce una larva ciliata natante (miracidio) che penetra in un ospite intermedio, rappresentato da un mollusco. Trovatolo, ne raggiunge l'epatopancreas o le gonadi e ivi si trasforma nel secondo stadio larvale (sporocisti). Questo contiene cellule generative che, moltiplicandosi, danno origine ad altre sporocisti o al terzo stadio larvale (redia). Direttamente, o attraverso successive generazioni di redie, si giunge a un ulteriore stadio larvale (cercaria) che, completato lo sviluppo, lascia il mollusco e penetra in un secondo ospite intermedio, che può essere rappresentato tanto da un invertebrato che da un vertebrato; ivi si incista, trasformandosi in metacercaria. Tale trasformazione in taluni digenei avviene invece nell'ambiente esterno, a contatto di un substrato. Quando l'ospite intermedio viene ingerito dall'ospite definitivo, la metacercaria si trasforma nel trematode adulto, andando a situarsi in un determinato organo. I Digenei comprendono molte famiglie e numerosissimi generi fra cui Fasciola, Dicrocoelium, Clonorchis, Schistosoma.

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