Digióne

Indice

(Dijon). Capoluogo del dipartimento del Côte-d'Or e della regione della Borgogna (Francia), 247 m s.m., 151.200 ab. (stima 2004).

Generalità

Situata alla confluenza del fiume Suzon nel fiume Ouche e sul canale di Borgogna, Digione è un importante nodo di comunicazione tra la valle del Rodano e il bacino di Parigi, all'incrocio di linee ferroviarie internazionali. La città si è ingrandita negli ultimi due secoli intorno al nucleo storico, soprattutto in direzione N e SW. È dal 1722 sede di un'università. Vi nacquero il compositore Jean-Philippe Rameau (1683-1764) e il filosofo Maurice Blondel (1861-1949).

Storia

È l'antica Divio, importante crocevia tra Francia settentrionale e il Mediterraneo. Dopo la dominazione romana fece parte del Regno dei Burgundi e poi del Ducato di Borgogna di cui fu la capitale, raggiungendo grande importanza artistica e culturale (qui si formò, nel sec. XIV, il gruppo artistico noto come “Scuola di Digione”). Passata alla corona di Francia nel 1477 alla morte di Carlo il Temerario, ultimo duca di Borgogna, fu ulteriormente fortificata da Carlo VIII e Luigi XII, resistendo nel 1513 all'assedio delle truppe imperiali. Nel 1629 fu teatro di una violenta rivolta contadina. Nel 1870, durante la guerra franco-prussiana, fu occupata per due mesi dai Tedeschi. Riconquistata dalle truppe francesi, fu di nuovo assediata dall'esercito tedesco, ma senza successo, grazie anche all'apporto di un'armata di camicie rosse guidata da G. Garibaldi.

Arte

La chiesa abbaziale di Saint-Bénigne è formata da una cripta rotonda a due navate del sec. X e da una chiesa superiore ricostruita a partire dal 1281 in stile gotico borgognone. Nell'antico dormitorio del convento (sec. XI-XIII) è sistemato il Museo Archeologico, un vasto panorama della presenza umana in Borgogna dalla preistoria al medioevo. Al pianterreno è esposto il celebre busto di Cristo, scolpito nel 1399 da Claus Sluter. La chiesa di Notre-Dame (prima metà del Duecento), mirabile esempio di stile gotico-borgognone, ha un'originale facciata rettangolare delimitata da due piccole torri cilindriche, del tutto indipendente dalla struttura della chiesa. Sull'angolo S si trova ancora il popolare Jaquemart, un orologio portato a Digione come trofeo di guerra da Filippo l'Ardito nel 1382. Altre interessanti chiese gotiche sono Saint-Philibert, che ha una navata cistercense del sec. XII, Saint-Jean (1448) e Saint-Michel (1499-1530), la cui imponente facciata è uno dei capolavori del Rinascimento francese. Del palazzo dei Duchi (1417) restano pochi avanzi inglobati nel palazzo comunale, a cui lavorarono H. Mansart (sala degli Stati di Borgogna, 1686) e A.-J. Gabriel (scalone, 1735). Demolite nell'Ottocento la Sainte-Chapelle e la cinta muraria di Filippo l'Ardito, resta tuttavia un gran numero di edifici gotici (casa dei Griffons, sec. XIV; casa Chambellan, gotica fiammeggiante del 1490), rinascimentali (casa Milsand, 1561; palazzo di Giustizia, 1572; palazzo de Vogüé, 1614) e barocchi (palazzo Bouhier, ora Prefettura). Alle porte di Digione sorgeva l'abbazia di Champmol, fondata nel 1383 da Filippo l'Ardito come mausoleo di famiglia. Sul luogo restano soltanto due capolavori dello scultore Claus Sluter: il portale, con le statue della Vergine, dei duchi e dei santi protettori (1389-93), e il cosiddetto “pozzo di Mosè” con le sei statue dei profeti (1399). Altre importanti sculture dell'abbazia (tra le quali la tomba di Filippo l'Ardito) furono trasferite alla fine del sec. XVIII nel Museo di Belle Arti, uno tra i più prestigiosi musei di Francia grazie a una collezione di scultura e pittura che annovera capolavori della scuola francese (R. Tassel, E. Manet, G. Rouault), italiana (B. Luini, L. Lotto, Tiepolo, Tiziano) e fiamminga (R. van der Weyden, P. P. Rubens, F. Hals).

Economia

Attivo mercato agricolo e zootecnico, Digione è inoltre sede di industrie chimiche, farmaceutiche, meccaniche, calzaturiere, della carta, del legno, del cemento, elettrotecniche e alimentari (nota nel mondo è la mostarda). Notevole è l'apporto economico fornito dal terziario, in cui spicca il turismo. Aeroporto.

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