Domìnici, Giovanni

scrittore italiano (Firenze 1357-Buda 1419). Domenicano, fu vicario generale dell'ordine dal 1393, arcivescovo di Ragusa nel 1407, cardinale nel 1408. Legato di Martino V in Boemia, consigliò all'imperatore Sigismondo di soffocare con le armi l'eresia ussita. Predicatore e scrittore insigne, nella Lucula noctis (1405; Lucciola della notte) sostenne, in polemica con C. C. Salutati, che le letture dei classici sono dannose per il cristiano. L'opera, insieme al Libro d'amor di carità (1397-98), suona come un'aperta condanna dell'Umanesimo. L'intransigenza di Dominici verso la vita mondana si scioglie tuttavia nell'intima commozione della celebre lauda Di', Maria dolce, con quanto disio. La stessa ispirazione pervade il trattato Del governo di cura famigliare.

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