Dunbar, William

poeta scozzese (forse East Lothian ca. 1460-ca. 1520). Tra i più significativi e originali dei cosiddetti “chauceriani di Scozia”, fu al servizio del re Giacomo III, prima inviato come ambasciatore in Francia e quindi (1501) nominato poeta di corte e gratificato di un regolare assegno. Tra i suoi componimenti vanno annoverati vari carmi d'occasione, come The Thrissil and the Rois (1503; Il cardo e la rosa), volto a glorificare, attraverso i simboli del cardo e della rosa, l'unione di Inghilterra e Scozia propiziata dal matrimonio di Giacomo e Margherita, poemi allegorici come The Goldyn Targe (1508; Lo scudo d'oro) e poesie più ricche di personale partecipazione, tra le quali eccelle il Lament for the Makaris (Lamento per i poeti) in cui piange la morte dei suoi due grandi predecessori, Chaucer e Gower. Ma la sua originalità si rivela appieno soprattutto nella poesia satirica; particolarmente notevoli sono The Tretis of the Tua Mariit and the Wedo (1508; Le due donne sposate e la vedova), che, in versi allitterativi, prende di mira l'egoismo e la sfrenatezza sessuale della donna, e The Dance of the Sevin Deidly Synnis (1503-1508; La danza dei sette peccati mortali), di un realismo brutale e grottesco.

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