Elasmobranchi

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Zoologia

sm. pl. [sec. XIX; dal greco elasmós, lamina di metallo+branchia]. Sottoclasse (Elasmobranchii) di Condritti comprendente la maggior parte dei pesci cartilaginei attuali, caratterizzati dallo scheletro completamente cartilagineo e dall'assenza di vescica natatoria, quasi tutti marini. Hanno quasi tutti corpo di forma idrodinamica, affusolato nel caso degli squali, appiattito nelle razze; la coda è, di regola, eterocerca. La loro pelle è nuda o ricoperta (negli squali) da piccole scaglie formate da uno strato esterno di smalto di origine ectodermica che ricopre uno strato di dentina di derivazione dermica: per tale motivo sono anche chiamate “denti o dentelli cutanei”. Le fessure branchiali sono normalmente 5, raramente 6 o 7; si aprono direttamente all'esterno e non sono protette da opercoli; le branchie sono a forma di lamina. Gli organi dell'olfatto sono costituiti da specie di sacchi a fondo cieco, in comunicazione con l'esterno. La bocca si apre sempre ventralmente ed è provvista di mandibole, la superiore separata dal neurocranio al quale rimane attaccata mediante due legamenti; i denti sono numerosi, mai fusi a gruppi, e possono avere forma sottile e acuminata, spesso con due cuspidi accessorie alla base, oppure triangolare a bordi taglienti, spesso seghettati, oppure appiattita e adatta a schiacciare; sono impiantati senza radici lungo la mascella e la mandibola in più file parallele di cui le più interne rimpiazzano continuamente le più esterne. Lo stomaco è ben sviluppato e l'intestino possiede internamente un lembo di tessuto che lo percorre longitudinalmente in senso spirale (valvola spirale), aumentandone la superficie di assorbimento, e posteriormente termina in una cloaca in cui si aprono anche i condotti genitale ed escretore. I maschi possiedono due organi copulatori (pterigopodi) originatisi per trasformazione di una parte delle pinne ventrali; la fecondazione è interna e la riproduzione può essere ovipara, vivipara od ovovivipara. La sottoclasse è suddivisa nei superordini degli Squalomorfi, degli Squatinomorfi, dei Galeomorfi e dei Batoidei.

Paleozoologia

Gli Elasmobranchi sono apparsi nel Devoniano superiore con il gruppo degli Ibodontidi, che presentano ancora mascella di tipo primitivo, cranio con aspetto più moderno, pinne pari flessibili, con base stretta e di posizione molto avanzata. Il genere Hybodus è il più noto e i suoi resti fossili si rinvengono dal Permiano medio al Cretaceo. Nel Mesozoico iniziò per gli Elasmobranchi un processo evolutivo che consentì loro di resistere alle variazioni climatiche e ambientali delle varie ere geologiche sino a oggi. Le mascelle assunsero la disposizione attuale che portò allo sviluppo di due linee evolutive; alla prima, della quale fa parte il gruppo dei Galeoidei, appartengono i tipici squali che hanno lasciato tracce sicure della loro esistenza nei sedimenti terziari; infatti, anche in Italia, nel Miocene e Pliocene, è facile rinvenire resti di denti acuminati, a profilo triangolare, attribuiti ai generi Lamna, Carcharias e Carcharodon. Questi pesci dovevano aver raggiunto in quel periodo geologico enormi dimensioni, a giudicare dai loro denti fossili. La seconda linea evolutiva diede origine nel Giurassico ai Batoidei, abitatori di fondali, dal corpo piatto, dai quali derivano le razze e le torpedini, i cui resti fossili completi si rinvengono nei terreni eocenici di Bolca (Verona).

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