Empfindsamkeit

sf. tedesco. Definisce una tendenza del gusto letterario e un atteggiamento spirituale sorti intorno alla metà del sec. XVIII in seno all'Illuminismo tedesco. L'aggettivo empfindsam, donde l'astratto Empfindsamkeit, fu introdotto da Lessing nel 1768 come equivalente dell'inglese sentimental. Interferendo col pietismo e con le correnti teosofiche e parascientifiche del secolo, l'Empfindsamkeit raccoglie in sé le inquietudini dei ceti borghesi colti, ribelli all'ortodossia luterana e al razionalismo filosofico, propugnatori del potenziamento della vita sentimentale individuale e del rapporto del singolo con la natura. Decisiva per l'Empfindsamkeit fu l'influenza dell'Inghilterra, in particolare dei settimanali letterari e dei romanzi di Richardson, Sterne e Goldsmith. A distinguere l'Empfindsamkeit dal romanticismo (contro la confusione invalsa per tutto l'Ottocento), è tuttavia l'impostazione filosofica, nichilistica e idealistica, del secondo. Nell'età dell'Empfindsamkeit fiorì la lirica, che ebbe il suo innovatore in Klopstock, e i suoi più sensibili interpreti nello svizzero Gessner e in Voss, entrambi autori di idilli. Il romanzo tese a essere sostituito o interpolato con l'autobiografia e il resoconto di viaggio offrì i primi saggi di critica sociale. Il teatro elaborò nella il motivo, già religioso, dell'“anima bella” naturalmente virtuosa, e si propose di educare il pubblico tramite la commozione. Temi e motivi dell'Empfindsamkeit confluiscono nel quasi contemporaneo Sturm und Drang

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