Ermler, Fridrich

regista cinematografico sovietico (Rejca, Lettonia, 1898-1967). Alfiere del realismo psicologico, si occupò sempre di problemi ideologici e morali in stretto rapporto coi mutamenti della società. Con Frammento di un impero (1929) concluse magistralmente il primo periodo della sua attività, mentre con Contropiano (1932), girato con Jutkevič, annunciò il realismo socialista. Tra le sue opere più impegnative, di un'ortodossia (si potrebbe dire) non conformista, vanno ricordate: I contadini (1935), Il grande cittadino (1937-39), film-dibattito in due parti su Kirov, e La grande svolta (1946), evocazione a tavolino della strategia per Stalingrado. Nell'immediato dopoguerra Compagno P. (1943) lo rese noto anche in Italia.

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