Esèrcito della salvézza

(Salvation Army), organizzazione non governativa, fondata a Londra nel 1865 – dapprima, fino al 1878, con il nome di “Missione cristiana” – dal “generale” William Booth (ex ministro della Chiesa metodista inglese) e da sua moglie Catherine per diffondere nel mondo la religione cristiana. L'attività missionaria, caritativa e assistenziale, svolta da un'associazione mondiale di fedeli, è strutturata su modello militare. L'autorità più alta è il “comandante supremo”, che porta il titolo di “generale” ed è designato dal Consiglio Superiore (High Council), mentre i seguaci senza grado sono “soldati” semplici e i convertiti sono “prigionieri di Cristo”. L'organizzazione è attiva in ca. 100 Paesi nei quali fa capo a un comandante territoriale – “luogotenente colonnello” o “commissario” – direttamente responsabile verso il comandante supremo, che può trasferirlo da un Paese all'altro (quindi non di rado il comandante territoriale non è cittadino dello Stato nel cui territorio si esercita la sua “giurisdizione”). Il “quartier generale” dell'organizzazione ha sede a Londra, organizza riunioni locali e internazionali, gestisce istituti d'assistenza sociale (ospedali, brefotrofi) e di propaganda religiosa, svolge intensa opera di proselitismo (predicazione), cura varie pubblicazioni periodiche in diverse lingue per la diffusione delle concezioni umanitarie e dei principi cristiani propri del movimento. L'Esercito della salvezza è presente anche in Italia con sedi in alcune delle maggiori città. Grazie all'impegno di ca. 2000 membri, offre nei suoi centri servizi di accoglienza, recupero e reinserimento di emarginati. Pubblica il periodico mensile Il grido di guerra.

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