Fàbio Màssimo, Quinto, detto il Temporeggiatóre

(latino Quintus Fabíus Maxímus Verrucosus detto Cunctator), uomo politico romano (275-203 a. C.). Più volte console, vinse i Liguri nel 233. Nel 232 avversò la distribuzione di terre alla plebe nell'agro Gallico e Piceno, voluta dal tribuno Flaminio. Dittatore nel 217, dopo la sconfitta che Annibale aveva inflitto ai Romani al Trasimeno, adottò la tattica di logoramento dell'avversario senza mai venire a battaglia aperta. Rigettando questa tattica, che valse a Fabio Massimo il soprannome, i Romani tornarono l'anno dopo ad attaccare frontalmente Annibale e andarono incontro alla tremenda sconfitta di Canne (216). La tattica del temporeggiare, da allora scrupolosamente seguita dai comandanti dell'esercito romano, valse altri successi allo stesso Fabio Massimo, nuovamente console nel 215, 214, 209; in quest'ultimo anno egli conquistò la ribelle Taranto che punì riducendone gli abitanti in schiavitù.

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