Fòa, Vittòrio

uomo politico e sindacalista italiano (Torino 1910-Formia 2008). Antifascista, nel 1935 fu condannato a 15 anni di reclusione dal tribunale speciale; liberato dopo otto anni (1943), partecipò attivamente alla Resistenza con il Partito d'Azione. Eletto alla Costituente, nel 1947 aderì al PSI e fu deputato di questo partito nel 1953-64. Segretario generale aggiunto della CGIL (1959-70), nel 1964 fu tra i fondatori del PSIUP e, allo scioglimento di questo, diede vita (1972) al PDUP che nel 1974 si fuse con il gruppo del Manifesto. Nella seconda metà degli anni Ottanta si avvicinò alle posizioni del PCI e prese parte, da esterno, alla trasformazione di quel partito in PDS Dal 1987 al 1992 è stato senatore della Sinistra Indipendente. Nel 1991 ha pubblicato il libro di memorie Il cavallo e la torre e nel 1994 ha curato con Alessandro Natoli la pubblicazione del registro delle punizioni tenuto dal carcere di Civitavecchia dal 1941 al 1943, ossia nel periodo in cui entrambi vi erano stati imprigionati per motivi politici. Nel 1996 ha pubblicato l'autobiografia Questo Novecento, cui sono seguiti Lettere della giovinezza (1998), una raccolta delle numerosissime lettere scritte durante gli otto anni di detenzione in carcere (1935-43), Lavori in corso (1999), un'antologia degli articoli composti negli anni che vanno dall'8 settembre del 1943 alla Costituente, e Passaggi (2000), una scelta di suoi pensieri, ricordi e note. Nel 2002, insieme alla giornalista M. Mafai e all'ex dirigente del PCI A. Reichlin, ha scritto il libro Il silenzio dei comunisti.

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