Fóndo Monetàrio Internazionale

Indice

Descrizione generale

(FMI o IMF). Organizzazione intergovernativa collegata alle Nazioni Unite come “istituto specializzato” costituito a Washington (dove ha tuttora sede) il 27 dicembre 1945, in seguito alla Conferenza di Bretton Woods del luglio 1944, allo scopo di promuovere la cooperazione internazionale nel campo monetario e l'equilibrato sviluppo del commercio mondiale, assicurando la stabilità dei cambi e attenuando gli squilibri delle bilance internazionali dei pagamenti. Vi aderiscono 184 Paesi. I compiti del Fondo Monetario Internazionale sono direttamente in relazione con i suoi scopi. Il Fondo Monetario Internazionale , per esempio, può vendere agli Stati membri, le cui bilance dei pagamenti siano in temporaneo squilibrio, valute di altri Paesi membri dietro cessione di valuta nazionale. Il Paese acquirente delle valute estere deve provvedere alla loro restituzione entro breve periodo e in relazione all'andamento delle sue disponibilità auree e valutarie. Dal 1945 al 1971 il Fondo Monetario Internazionale ha presieduto, inoltre, al controllo sulle parità valutarie dei Paesi membri. In seguito alla sospensione della convertibilità del dollaro in oro, gli Stati membri hanno acquisito la libertà di scegliere il proprio regime valutario. Alla fine degli anni Novanta, tra le finalità del Fondo Monetario Internazionale si sono affermati gli obiettivi di rafforzare l'architettura finanziaria globale, di stimolare una migliore capacità di risposta dell'economia mondiale agli shock dei mercati e di incrementare l'efficienza delle organizzazioni degli Stati e delle istituzioni internazionali. In questa ottica, il Fondo Monetario Internazionale ha incentrato la sua attenzione sui singoli Stati perché rispettassero gli standard internazionali di comportamento nello svolgimento delle attività economiche, finanziarie e commerciali. L'organismo internazionale si è anche mosso nella direzione di rafforzare la stabilità complessiva dei sistemi finanziari: unitamente ad altri organismi internazionali, tra cui la Banca Mondiale e le autorità di supervisione finanziaria, ha promosso lo sviluppo di una serie di principi di base a cui il sistema finanziario dovrebbe ispirarsi. Il Fondo Monetario Internazionale , prevalentemete interessato alla politica macroeconomica e finanziaria degli Stati membri, svolge in tal senso un ruolo complementare rispetto alla Banca Mondiale, che si occupa di assicurare le condizioni necessarie per uno sviluppo di lungo termine e la lotta alla povertà. Sono stati, inoltre, intensificati gli sforzi volti a prevenire l'insorgere di crisi mediante lo scambio di informazioni tra gli Stati membri e i creditori.

Paesi membri

Ciascuno Stato membro versa al Fondo Monetario Internazionale una quota, in genere per il 25% in DSP (diritti speciali di prelievo) o valute estere, il resto nella valuta nazionale; i versamenti maggiori sono quelli degli Stati Uniti e della Gran Bretagna. Il crescente bisogno di mezzi di pagamento internazionali per far fronte allo sviluppo delle transazioni ha, però, determinato per il Fondo Monetario Internazionale la necessità di procurarsi altre risorse aumentando, per esempio, le quote o favorendo accordi di prestito reciproco fra i Paesi membri, come quello stipulato tra i Paesi del Club dei Dieci, o di Parigi, che con gli accordi generali di Prestito, sottoscritti nel 1962, si sono impegnati a mettere a disposizione del Fondo Monetario Internazionale un certo ammontare di valuta nazionale da concedere in prestito agli altri firmatari dell'accordo (GAB=General Arrangements to Borrow) o dando vita a particolari forme di credito, fra cui i DSP, il cui valore è determinato dalla media ponderata di quattro valute: dollaro USA, euro, yen, sterlina.

Strumenti di finanziamento

Il fondo concede prestiti ai Paesi membri che incorrono in deficit della bilancia dei pagamenti particolarmente gravosi e al fine di ristabilire le condizioni necessarie per una crescita di lungo periodo. Tali prestiti sono condizionati al perseguimento di una politica macroeconomica e finanziaria convenuta con il Paese e sono concessi a titolo temporaneo per un periodo compreso tra i 6 mesi e i 4 anni. Tra gli strumenti di finanziamento del Fondo si annoverano: lo Stand-by arrangement (SBA) per far fronte, grazie a prestiti di 12-18 mesi, a temporanee difficoltà della bilancia dei pagamenti; la Extended fund facility (EFF), erogata sotto forma di un prestito della durata di 3 anni, ai Paesi gravati da problemi economici strutturali che incidono negativamente nella bilancia dei pagamenti; la Poverty reduction and growth facility (PRGF), meccanismo di finanziamento ideato per i Paesi più poveri, con un tasso d'interesse particolarmente contenuto; la Supplemental reserve facility (SRF), che fornisce fondi di breve durata per far fronte a improvvisi gravi peggioramenti della bilancia dei pagamenti dovuti a una perdita di fiducia del mercato e a deflussi consistenti di capitali; la Contingent credit line (CCL) rivolta ai Paesi membri che, pur realizzando politiche economiche solide, necessitano di fondi per prevenire improvvise crisi; la Compensatory financing facility (CFF) per assistere i membri che devono far fronte a una non prevista riduzione delle esportazioni o a un aumento del valore delle importazioni causato da fluttuazioni nei prezzi mondiali; l'Emergence assistance, strumento finanziario devoluto in caso di catastrofi naturali improvvise. Il periodo di rimborso è di 3-5 anni per i prestiti a breve termine (facility) e di 4-10 anni per quelli di medio termine.

Organi

Organi del Fondo Monetario Internazionale sono il Consiglio dei Governatori, composto da un governatore e un vicegovernatore per ciascuno Stato membro; il Consiglio di Amministrazione, cui il primo ha delegato ampi poteri e che è composto da 24 membri, cinque dei quali designati dagli Stati con più alta partecipazione finanziaria al Fondo Monetario Internazionale (nell'ordine, Stati Uniti, Gran Bretagna, Germania, Francia, Giappone, Arabia Saudita, Federazione Russa, Cina) e gli altri dai rimanenti membri; il direttore generale, che è nominato per 5 anni dal Consiglio d'Amministrazione (con mandato rinnovabile) e lo presiede, sovrintende alla struttura burocratica del Fondo. Le delibere degli organi sociali sono prese a maggioranza; il singolo Stato membro dispone di 250 voti più un numero di voti calcolato in base alla sua quota di partecipazione al Fondo Monetario Internazionale ; le quote rispettive forniscono anche il criterio di commisurazione del massimo di valute straniere che il singolo membro può acquistare dal Fondo. Oltre alle quote, ai GAB e ai DSP il principale mezzo a disposizione del Fondo Monetario Internazionale è il Trust Fund (fondo fiduciario), istituito nel 1976 per aiutare i Paesi in via di sviluppo.

H. Aufricht, The International Monetary Fund: Legal Bases, Structure, Functions, Londra, 1964; D. Carreau, Le Fond Monétaire International, Parigi, 1969; C. A. Colliard, Institutions internationales, Parigi, 1970; R. Nardolilli, Ruolo finanziario del Fondo Monetario Internazionale, Roma, 1982.

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