Fontainebleau, trattati di-

assemblee, editti e trattati conclusi nei sec. XVI e XVII nel castello di Fontainebleau, legati soprattutto ai problemi interni e internazionali sollevati dalla lotta tra protestanti e cattolici durante le guerre di religione. § Nel 1560 un'assemblea, convocata per iniziativa di Caterina de' Medici, tentava di porre fine alle persecuzioni contro gli ugonotti; nel 1599 un editto ristabiliva il cattolicesimo in 12 città del Béarn. § Nel 1625 un'assemblea, voluta da Richelieu, tentava di precisare i termini della pace in Valtellina, centro di scontri religiosi e pretesto delle potenze europee per frenare il potere degli Asburgo. § Nel 1685 un editto, promulgato da Luigi XIV, revocava l'Editto di Nantes. § Seguirono nel sec. XVIII numerosi trattati e accordi, tra cui nel 1762 i preliminari di pace tra Francia e Inghilterra a conclusione della guerra dei Sette anni (il trattato di pace fu poi concluso a Parigi), e nel sec. XIX una serie di avvenimenti legati alle vicende napoleoniche. § Portano il nome di Fontainebleau la convenzione del 1807, tra Napoleone I e la Spagna, che, in vista di un'invasione del Portogallo, ne prevedeva la spartizione, i decreti del 1807 e del 1810, emessi per confermare il blocco continentale antinglese, il concordato del 1813 tra l'imperatore e Pio VII (prigioniero a Fontainebleau) e il trattato dell'11 agosto 1814, in cui veniva stabilita la sorte dell'imperatore che il 6 agosto era stato costretto ad abdicare.

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