Fontane, Theodor

scrittore tedesco (Neuruppin 1819-Berlino 1898). Esercitò la professione di farmacista fino al 1849, poi passò a un precario impiego in un ministero, sinché entrò nel giornalismo. Fu corrispondente di guerra e dal 1870 al 1889 critico teatrale a Berlino. Solo dopo 60 anni poté dedicarsi interamente alla letteratura, iniziando con una raccolta di ballate storiche e con cronache di viaggio che esaltano la bellezza del suo Brandeburgo. I primi romanzi risentono di questa acuta coscienza del passato e del romanzo storico di W. Scott; solo intorno al 1880 Fontane si rivolse, senza indulgenza e senza pathos, alla borghesia e alla nobiltà prussiane, di cui rappresenta la vita e la morale con stile sobrio e distaccato, sempre però benevolmente attento alle cose e agli uomini. Di questi descrive, con un'esattezza velata di ironia e priva di illusioni, il gioco degli affetti e delle passioni, che sempre finiscono col comporsi in un ordine inalterabile. Fontane introduce nel romanzo tedesco l'arte di condurre il dialogo e affronta l'indagine psicologica con una nuova, finissima tecnica, soprattutto per quel che riguarda l'animo femminile. La prospettiva di Fontane è quella di un lungimirante conservatore, anche se alla Prussia reale contrappone una Prussia possibile dominata, anziché dalla borghesia bismarckiana e dagli Junker, da una “nobiltà dello spirito”. A tre romanzi storici, tra cui Schach von Wuthenow (1883), si affiancano i “romanzi dell'adulterio”: L'adultera (1880), Cecile (1886) e il capolavoro Effi Briest (1894), che hanno per protagoniste tre donne alla ricerca della lovo vera identità contro la convenzione sociale. Irrungen und Wirrungen (1887; Le complicazioni della vita) e Stine (1890), danno il massimo rilievo al tessuto sociale anziché alle linee di forza sentimentali. Lo stesso vale per Frau Jenny Treibel (1892; La signora Jenny Treibel), per Die Poggenpuhls (1895), storia di una famiglia prussiana decaduta, e per il capolavoro Der Stechlin (1897), splendida pittura dell'ambiente tedesco-slavo, ricca di valori simbolici. L'opera di Fontane si solleva al di sopra della tradizione un po' provinciale del romanzo tedesco dell'Ottocento e dà inizio a quella linea che, basandosi su una superiore visione del mondo in cui si fondono ironia, critica e saggezza, arriverà fino a Th. Mann.

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