Forlì (città)

Indice

capoluogo della provincia di Forli-Cesena, 34 m s.m., 228,19 km², 114.683 ab. secondo una stima del 2007 (forlivesi), patrono: san Mercuriale (30 aprile).

Generalità

Città della Romagna, situata sul margine di un terrazzo alluvionale alla destra del fiume Montone, ai piedi delle ultime propaggini collinari dell'Appennino Tosco-Emiliano. Il nucleo urbano si snoda lungo la via Emilia, che ne costituisce l'asse principale, fino alle frazioni di Ronco e Villanova. Verso N, in direzione dello svincolo autostradale, si sviluppa lungo le direttrici che portano a Cervia e Ravenna; verso S si stende su tutta l'area pedemontana intorno alla confluenza del fiume Rabbi nel Montone. È sede vescovile.

Storia

Anticamente abitata dagli Umbri e dai Galli, fu la romana Forum Livii. Nell'alto Medioevo la sua storia coincise con quella dell'esarcato di cui fece parte. Libero comune nel sec. XI, ebbe vicende travagliate a causa delle rivalità tra gli Ordelaffi, gli Orgogliosi e i Calboli, e delle lotte contro Faenza, Venezia, Firenze, Bologna e la Chiesa. Fu protagonista di un glorioso scontro con Bologna al ponte di Procolo (1275) e lungamente assediata dai francesi di Giovanni d'Appia, conte di Romagna per la Chiesa (1282). Dal 1292 possesso degli Ordelaffi, passò, per investitura pontificia, a Girolamo Riario (1480), cui la tolse Cesare Borgia (1500). Fu poi incorporata nei domini pontifici, nei quali rimase, eccetto le parentesi francese e austriaca, sino all'annessione all'Italia (1860).

Arte

L'abitato, che conserva la pianta ellittica trecentesca, è racchiuso entro una cinta muraria con quattro porte. Nel cuore della città è piazza Saffi, sulla quale prospettano i principali edifici cittadini: il Palazzo del Podestà (1460), a tre arcate gotiche decorate da terrecotte; la palazzina degli Albertini (fine sec. XV inizi sec. XVI); e la basilica romanica di San Mercuriale. Quest'ultima, distrutta da un incendio nel 1173, riedificata nel 1181 e più volte rimaneggiata, conserva della costruzione originale il portale della facciata (con un rilievo di scuola antelamica nella lunetta, Sogno e Adorazione dei Magi) e l'altissimo campanile; all'interno si trovano il Sepolcro di Barbara Manfredi, opera dello scultore F. Ferrucci (1467-80), e pregevoli dipinti di M. Palmezzano. In piazza Ordelaffi sorge il duomo, ricostruito nel 1841 in stile neoclassico da G. Zambianchi. Notevole è la rocca di Ravaldino, con mastio e quattro torri rotonde agli angoli (sec. XIV-XV). Forlì fu importante centro ceramico, attivo dal sec. XVI con pregiate maioliche ispirate allo stile di Faenza.

Musei

La Pinacoteca e il Museo comunali custodiscono, oltre a reperti archeologici, dipinti di Melozzo da Forlì, che qui nacque (1438-1494), di G. Cagnacci, di F. Albani, del Guercino, sculture di B. Rossellino e l'Annunciazione di M. Palmezzano (1491), la Natività del Beato Angelico e un ritratto di Caterina Sforza di Lorenzo di Credi.

Economia

L'economia è basata sull'agricoltura (ortaggi, frutta, olive, funghi, tartufi) e sulle attività industriali di trasformazione dei prodotti agricoli e zootecnici. La fascia collinare e pedemontana vanta una prestigiosa tradizione vitivinicola (albana, pagadebito, cagnina), oggi in fase di rilancio. L'industria è attiva anche nei comparti calzaturiero, tessile, conciario, informatico, cartotecnico, editoriale, delle costruzioni, del legno e del mobile. Rilevante l'attività turistica, che si avvale di articolate e attrezzate strutture ricettive.

Curiosità

In ottobre si svolgono la Fieravicola, mostra-internazionale delle attività avicunicole e la Romagna Antiquariato. Vi nacquero il patriota Alessandro Fortis (1842-1909) e l'anatomista Giambattista Morgagni (1682-1771).

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