Galeòtto, Màrzio

umanista italiano (Narni 1427-Boemia 1497). Visse lungamente in Ungheria alla corte di Mattia Corvino. Scrisse De incognitis vulgo, che gli causò la prigionia sotto accusa di eresia, De promiscua doctrina e Chiromantia perfecta e De egregie, sapienter et iocose dictis ac factis Regis Mathiae, l'opera che gli procurò notorietà.

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