Gambolò

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comune in provincia di Pavia (31 km), 106 m s.m., 51,53 km², 8223 ab. (gambolesi), patrono: san Getulio (quarta domenica di ottobre).

Centro della Lomellina, situato alla sinistra del torrente Terdoppio. Già abitato nell'Età del Bronzo e in epoca romana e celtica, nel Medioevo fu dei conti di Lomello che nel sec. XII eressero il nucleo fortificato; fu poi a lungo conteso tra milanesi e pavesi. Conquistato dai Visconti (sec. XIII-XIV), che iniziarono la costruzione del castello, fu poi infeudato ai Beccaria cui venne tolto nel 1475. Nel 1500 con la fine delle signorie passò sotto il dominio spagnolo fino al 1573, quando il feudo fu acquistato dai marchesi Litta.§ Il borgo antico è a pianta rettangolare con tre porte delle antiche fortificazioni e alcuni edifici quattrocenteschi. La parrocchiale con campanile romanico, rifatta nel sec. XIX, conserva affreschi del sec. XV e, nella canonica, tele del Campi, del Lanino e dei Fiammenghini; la pieve di Sant'Eusebio, romanica (sec. XII), è molto degradata; il castello Beccaria Litta (sec. XV), con villa signorile, ospita il Museo Archeologico ricco di reperti locali.§ L'economia si basa in prevalenza sull'industria, attiva nei settori calzaturiero (macchinari, lavorazione delle pelli, componenti, accessori e imballi), metalmeccanico (macchine utensili e per la lavorazione di legno e metalli), tessile, delle materie plastiche, resine e laminati, e dell'abbigliamento. Di rilievo anche la pioppicoltura e l'agricoltura che produce cereali (soprattutto riso) e foraggi per l'allevamento.

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